(KIKA) - LONDRA - Il processo che vede il magazine The Sun sul banco degli imputati con l’accusa diffamazione nei confronti di Johnny Depp, definito dal tabloid un marito violento, è arrivato alle curve finali e questa volta è arrivato il turno della testimonianza di Amber Heard.

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L’attrice di The Danish Girl ha incassato testimonianze infamanti, e inedite, durante le prime giornate del procedimento londinese, il ruolo di vittima é stato praticamente ribaltato dai legali dell’accusa, quelli a libro paga di Johnny Depp, per questo l’interprete statunitense ha tentato di convincere la giuria della sua versione dei fatti, ribadendo in sostanza quanto pubblicato sul magazine britannico. “Prima del matrimonio pensavo di uscire con un re per il suo stile di vita, sembrava che ci fossimo solo noi due al mondo, ma dopo è cambiato tutto e non mi sono mai sentita così sola”.

Questa la risposta alle oltre 20 le ore di deposizione consegnate agli atti da Johnny Depp: “Ogni vestito sexy che indossavo sul red carpet era motivo di litigio, Johnny voleva leggere i copioni che ricevevo, e se c'erano scene di sesso o di nudo dovevo rinunciare o chiederne il taglio”. Incalzata dall’avvocato di Depp Eleanor Laws, la Heard ha dovuto confermare di aver utilizzato saltuariamente alcol e droghe e di aver alzato parecchio i toni durante i mesi di matrimonio con il divo: “Alcuni episodi sono stati così seri che ho pensato davvero che mi avrebbe ucciso prima o poi, intenzionalmente o in maniera accidentale”.

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Testate, pugni, minacce con bottiglie di vetro, Johnny Depp avrebbe adottato la peggiore condotta possibile durante i mesi di matrimonio con la Heard. Una versione completamente ribaltata dai legali dell’attore durante i primi giorni di processo. Ormai manca poco per conoscere la verità processuale: fine luglio è la data fissata per la sentenza.