Cronaca italiana
Bollate - lunedì, 14 Agosto 2017
Delitto Garlasco, Alberto Stasi centralinista a 1000 euro a mese
Il killer di Garlasco lavora su concessione del carcere ma non paga il risarcimento.
Alberto Stasi - Roma - 05-04-2013 - Delitto Garlasco, Alberto Stasi centralinista a 1000 euro a mese

(KIKA) - BOLLATE (MI) - Sono passati esattamente 10 anni da quel Ferragosto in cui la 26enne Chiara Poggi venne rinvenuta cadavere nella sua villetta di Garlasco, in provincia di Como. Subito indiziato e poi arrestato per il suo omicidio il suo fidanzato, Alberto Stasi, che poche settimane fa la Cassazione ha dichiarato colpevole dell'omicidio nell'ultimo e definitivo grado di giudizio, condannandolo a 16 anni di carcere.

Oggi Alberto Stasi, che non ha semesso di professarsi innocente, è detenuto nel carcere di Bollate, in provincia di Milano, dove in previsione del suo futuro reintegro nella società lavora come centralinista per una compagnia telefonica a 1000 euro al mese. Stasi risulta tuttavia nullatenente per lo Stato italiano e lo stipendio che percepisce mensilmente non servirà a pagare alla famiglia Poggi il risarcimento di un milione di euro cui il giudice lo ha condannato e che lui non ha alcuna intenzione di corrispondere.

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Ecco perché l'avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, sta per chiedere informazioni al direttore del carcere: "Giusto che i detenuti lavorino e che vengano pagati, ma è anche giusto risarcire le vittime” ha dichiarato a Il Giornale, aggiungendo che  "nessuno ci ha detto nulla anche se siamo sicuri che lavora e guadagna 1000 euro al mese", puntualizza.

Tizzoni conclude: "Cercheremo di capire perché il carcere non ci ha avvisati e se parte del suo stipendio sia trattenuto per il risarcimento delle vittime e il pagamento delle spese processuali, come prevede la legge".

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