(KIKA) - COGNE - ESCLUSIVO - È tornata in libertà esattamente due mesi fa, dopo aver scontato la condanna per l'uccisione del figlio Samuele. Per Annamaria Franzoni la normalità è quella di una persona come tantissime altre che si reca a fare la spesa al supermercato, acquistando diverse uova di Pasqua in vista delle imminenti festività. Nelle immagini esclusive si può notare quanto la Franzoni sia cambiata, apparendo in sovrappeso rispetto a come ce la ricordavamo.

Mentre la donna è tornata a una vita normale, continuano le indagini sull'arma con la quale l'assassino avrebbe ucciso il piccolo Samuele Lorenzi. L'omicidio, commesso il 30 gennaio 2002, sarebbe stato attuato con un blocco di ghiaccio, per far così scomparire l'arma del delitto, che effettivamente non è mai stata ritrovata.

L'indiscrezione è stata svelata dal giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peroraci, "Questa nuova ipotesi investigativa - ha spiegato il reporter - non incide sulla vicenda giudiziaria di Annamaria Franzoni, che si è conclusa. Riguarda la realtà storica. Una fonte autorevole, ma non certa, mi ha fatto presente che il blocco di ghiaccio è stato tra le ipotesi dell'arma del delitto. Arma che avrebbe dovuto essere tagliente, ma non è mai stata trovata. Il ghiaccio dopo pochi minuti si dissolve nell'aria e potrebbe tristemente rappresentare l'arma perfetta".