Cinema
- martedì, 21 Dicembre 2021
Avatar 2: quando esce e cosa sappiamo fino a ora
Nel cast anche Kate Winslet che ha battuto il record di apnea cinematografica.
Avatar 2: quando esce e cosa sappiamo fino a ora

(KIKA) - LOS ANGELES - Nel 2009 Avatar, il film di James Cameron che raccontava il mondo del pianeta Pandora lanciando un forte messaggio ambientalista, riuscì a fare meglio di Titanic (dello stesso Cameron) che da una ventina d’anni deteneva il record mondiale d’incassi al cinema.

QUANDO ESCE AVATAR 2

Avatar incassò quasi tre miliardi di dollari e aprì la strada, non a uno ma a ben quattro sequel, il primo dei quali arriverà in sala a dicembre 2022.

Cameron ci lavora da quasi dieci anni (ha cominciato a stendere il copione nel 2012 e le riprese vere e proprie sono iniziate nel 2017) e ne impiegherà ancora uno, tondo, prima di mostrarlo al pubblico.

UN FILM GIRATO SOTT'ACQUA

Uno sforzo epico, un lunghissimo lavoro dovuto soprattutto alla decisione di ambientare il film quasi tutto sott’acqua. Se infatti il primo film era ambientato in una fantastica foresta pluviale e il tema principale era la deforestazione, il nuovo episodio riporterà al primo amore di James Cameron, esperto sommozzatore e apneista: il mare e i suoi misteri.

“Di solito mi dedico allo studio degli oceani quando non sto lavorando – ha dichiarato al mensile americano EW, il regista, che nel 2012 ha battuto ogni record di immersione nella fossa delle Marianne – poter dunque unire insieme le mie due passioni, l’esplorazione dei fondali marini e la realizzazione di film, è per me un sogno che si avvera”.

Per girare un intero film sott’acqua, e farlo ai livelli qualitativi dei progetti di James Cameron, ci sono però voluti anni di ricerca e mesi e mesi di training per gli attori, che hanno dovuto imparare le tecniche dell’apnea.

IL RECORD DI KATE WINSLET

Kate Winslet che, a ventiquattro anni da Titanic, torna a lavorare - e in acqua - per James Cameron, l’ha fatto così bene da infrangere il record cinematografico di immersione in apnea che apparteneva a Tom Cruise. La Winslet ha resistito sott’acqua sette minuti e 14 secondi (Cruise girando Mission: Impossible – Rogue Nation, nel 2015, era arrivato a sei minuti).

“Mi piace l’acqua, amo le immersioni con le bombole ma tenere il respiro è un’altra cosa. – ha detto l’attrice a proposito dell’esperienza - Ho dovuto imparare la tecnica dell’apnea e l’ho amata. Le sensazioni sott’acqua, trattenendo il respiro, sono incredibili. Il battito cardiaco rallenta, resti fermo immobile e pensi che forse sei morta, sino a che non realizzi che, se non salirai a prendere fiato entro breve, morirai davvero”.

La Winslet interpreta un personaggio misterioso chiamato Ronal. Anche Sigourney Weaver, che ritorna per un ruolo segreto dopo essere morta alla fine del primo film, a 72 anni se l’è cavata egregiamente sott’acqua, riuscendo a trattenere il fiato per più di sei minuti.

La tecnica usata da Cameron per il primo film, la performance capture ha dovuto essere adattata ai movimenti sott’acqua e buona parte del film è stato girato in una enorme piscina costruita appositamente per la saga nella quale vengono ricreati i movimenti marini di correnti e onde.

Mi era stato suggerito di fare tutto all’asciutto, utilizzando funi per simulare i movimenti fluttuanti dei corpi nell’acqua – dice il regista – ma io sapevo che non avrebbe potuto funzionare, che non avrebbe potuto sembrare reale. Abbiamo fatto una prova, all’asciutto e una nell’acqua e non c’era paragone, dovevamo usare l’acqua".

LA TRAMA

Il film è ambientato 14 anni dopo la storia raccontata nel primo film. Ora l’ex soldato proveniente dal pianeta Terra Jake Sully (Sam Worthington) e la guerriera Na'vi Neytiri (Zoe Saldana) hanno messo su famiglia e hanno figli teenager. “Sarà una saga generazionale”, dice Cameron.

Avatar 3 è poi previsto in sala nel 2024.

Il quarto e quinto film usciranno nel 2026 e nel 2028, sempre che gli stravolgimenti della pandemia non abbiamo cambiato le attitudini del pubblico.

“Quando uscì il primo film, i blockbuster erano ancora realtà – conclude Cameron – ora è tutto più incerto. Con le piattaforme di streaming che si sono accaparrate una fetta importante di mercato, e soprattutto con una pandemia che ha cambiato le abitudini di tutti noi, è difficile prevedere il futuro per produzioni grandi e costose come questa. In questo momento stiamo lanciando i dadi. Vedremo”.

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