(KIKA) - LOS ANGELES - Avicii (vero nome Tim Bergling), il deejay e produttore svedese ritrovato privo di vita nella sua camera d'albergo a Muscat, in Oman, lo scorso 20 aprile potrebbe essersi suicidato. La certezza ancora non c'è ma l'ipotesi che il musicista si sia tolto la vita si fa sempre più largo soprattutto dopo la lettera aperta scritta dai suoi familiari, di cui AFP ha preso visione.

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"Voleva pace (...) Non poteva più andare avanti così". E ancora: "Lottava davvero con pensieri sul significato, la vita, la felicità". Avicii non aveva mai nascosto i suoi problemi di salute, tra cui la pancreatite, dovuta in parte all'uso eccessivo di alcol: "Tim non era fatto per la macchina del business in cui si è trovato. Era un ragazzo sensibile che amava i suoi fan ma evitava i riflettori (...) Era un perfezionista dai risultati eccellenti che ha viaggiato e lavorato duro a un ritmo che lo ha portato a uno stress eccessivo". E forse è stato proprio questo a portarlo al suicidio.

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