Esce oggi il nuovo film su Doctor Strange, il personaggio Marvel interpretato da Benedict Cumberbatch. Ecco cosa ha rivelato l'attore protagonista su questo nuovo capitolo intitolato Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Quanto sarà predominante la componente horror nel film? Dato che il regista è Sam Raimi.
Sarà il film Marvel più spaventoso di tutti i tempi. Ci sono i jumpscare. C'è molto shock horror, come vuole Sam Raimi. Molti dei suoi marchi di fabbrica sono presenti. Sembra giocoso a volte, ma anche oscuro e abbastanza spaventoso. Non direi quindi che è un vero e proprio film horror, ma ci sono sicuramente momenti che ti fanno saltare dalla sedia.
Pensa che le persone capiranno, non solo i fan Marvel, cosa sia davvero il Multiverso dopo aver visto questo film?
Alla base c’è questa idea, che è circolata molto in ambito scientifico e nella cultura popolare, che possano esistere diverse realtà parallele, ma in termini completamente diversi. In pratica ci potrebbero essere versioni multiple di questa realtà. Non so se il multiverso esista realmente ma non voglio averci niente a che fare. Penso che la vita sia già abbastanza complicata così com'è con un solo universo, figuriamoci con versioni multiple di esso.
Quanto è cambiato il suo rapporto con Doctor Strange dal primo film?
Ero trepidante nell'adattare il fumetto, che era molto in linea con il suo tempo a metà degli anni '70, e molto misogino, con un sacco di medaglioni a petto nudo. Era un po' datato, in quella sorta di incontro iniziale tra il misticismo orientale e la cultura pop occidentale. Ma sono sempre stato rassicurato dall'attenzione di Kevin Feige. Da lì è partito un meraviglioso viaggio. Nel primo film da un ragazzo intrappolato in una gabbia dorata, di sua creazione, che si trasforma in qualcuno che è altamente competente e abile, ma freddo nel suo compito di aiutare le persone, e che è molto felice di raccogliere premi e avere contratti per libri e tutto quel tipo di gloria che essere un medico famoso comporta. Poi tutto va sottosopra in un incidente stradale che si traduce nella perdita dell’uso delle sue mani, così fondamentali nel suo lavoro, e l’acquisizione di un potere che diventa una fonte, che serve una causa e uno scopo più grande di lui. E penso che nel viaggio che gli abbiamo visto fare nelle precedenti iterazioni (sei film e la versione animata nella serie Disney+ “What If…”) Doctor Strange è diventato una sorta di indiscutibile, onnipotente, onnipresente e sì, e anche onnisciente essere. E volevo fare un po' questo. Volevo sapere quale fosse il costo di ciò. Ed ecco, è ancora lo stesso personaggio dell'inizio, solo che ha preso il bisturi e sta usando le arti mistiche come strumento. È ancora guidato dal suo ego. Sta ancora pensando che è lui che deve avere il controllo. Qui in parte comprende che non può essere sempre il modo giusto di fare prendersi la responsabilità di far tutto. E penso che le sue debolezze siano anche i suoi punti di forza, come la sua arroganza e la sua forza di volontà. Il fascino del suo personaggio è anche in questo, e capiremo un po' di più cosa lo ha reso ciò che era prima di diventare il chirurgo che conosciamo. Lui è uno spettatore del multiverso, come tutti noi. È un momento abbastanza reattivo per lui e un momento di messa in discussione del suo personaggio, ma anche l'esperienza di qualcosa di cui non è maestro. Quindi questo mette a repentaglio la sua sicurezza in un modo interessante e rivela cose su di lui che ha bisogno di cambiare. Ma bisogna aspettare e vedere qual è il risultato di tutto ciò finché non si vede il film. Ma, sì, voglio dire, amo anche il tipo di ingredienti che ci sono in lui. È brillante, è danneggiato, è imperfetto, è eroico, altruista e poi completamente assorbito da sé stesso. È molto vanitoso e allo stesso tempo non gliene può fregare di meno. E a volte è anche molto divertente. Quindi è una bella combinazione di sapori con cui giocare.
