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Hollywood - giovedì, 1 Febbraio 2018
Caso molestie: ora parlano gli uomini con il We too
“Non siamo tutti uguali, e vogliamo affermarlo: non tutti gli uomini sono dominatori".
Michel Hazanavicius - Cannes - 21-05-2014 - Caso molestie: ora parlano gli uomini con il We too

(KIKA) - HOLLYWOOD - In principio fu Rose McGowan, tre le primissime ad accusare Harvey Weinstein di molestie sessuali, in seguito sono nati Time’s Up e Me Too Movement, uno tsunami che ha messo in ginocchio parecchi volti noti del mondo dello star system, e non solo. Adesso però nasce anche il We Too, voce prettamente maschile che non ci sta a finire nel calderone dei possibili colpevoli, anche fosse solo per omissione della personale opinione in un periodo che si sta rivelando storico per la parità di genere.

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Tra i più celebri portavoce in questa escalation c’è Michel Hazanavicius, regista francese premio Oscar con il film The Artist. Intervistato da La Repubblica, il cineasta ha voluto precisare la sua posizione e prendere anche le distanze dall’aria di rivolta che sembra aver preso il sopravvento, a discapito di una giusta rivoluzione:

Volevamo ascoltare i differenti punti di vista. Non è un dibattito facile e non avevamo bisogno di intervenire subito. Ma dopo la creazione di "Balance ton porc" - denuncia il tuo porco, il #MeToo francese - abbiamo capito che non ci riconoscevamo in quel tipo di uomo, che non ci sentivamo porci”.

Non siamo tutti uguali, e vogliamo affermarlo: non tutti gli uomini sono dominatori. Non vogliamo usare la nostra libertà di sedurre e di flirtare quando si inscrive in una situazione di dominio dell' uomo sulla donna. In Francia muoiono tre o quattro donne al giorno per percosse subìte da uomini. Non sono più semplici fatti di cronaca. Sono il sintomo di altro. Anche a questo pensiamo”.

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Hazanavicius poi ha espresso un importante parere anche sul caso Woody Allen: “Penso che esista uno stato di diritto e che vada rispettato. Dalle accuse di molestie su una delle sue figlie Woody Allen era già stato prosciolto molti anni fa. È innocente secondo la legge. Quindi il problema per me non si pone. E comunque separo l'artista dall'uomo. L'uomo non mi interessa. L'artista Allen è un genio, è il suo cinema che mi interessa. Se dovessimo mettere in comune l'uomo con l' artista, Céline non dovrebbe mai più essere letto, né un quadro di Caravaggio, ammirato”.

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