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Milano - martedì, 20 Ottobre 2015
Collezione, che (straordinaria) passione!
Siamo entrati nelle case di sei italiani davvero singolari.
Coca Cola - 05-10-2015 - Collezione, che (straordinaria) passione!

(KIKA) - MILANO - ESCLUSIVO - Gabriele Spreafico ha 2500 Puffi. Pezzi meticolosamente rintracciati, catalogati e sistemati all'interno di una camera interamente dedicata alle piccole creature immaginarie nate dalla matita del disegnatore Peyo nel 1958.

Alberto Moroni, 38 anni di Gropello (Pavia) è uno dei più grandi collezionisti al mondo di coca-cola. Sono all'incirca 20 mila le lattine che Alberto conserva con perseveante attenzione, alcuni dei quali sono delle vere e proprie rarità, frutto di scambi avvenuti nel tempo con ltri collezionisti disocati in tutto il mondo.

Lorenzo Pianotti è un artista. Stilista, pittore, scultore ma soprattutto collezionista. È il più grande collezionista al mondo di cavalli a dondolo. Oggi in casa di Pianotti, a Milano, ci sono mille pezzi. Cavalli di carta pesta che risalgono al millesettecento, cavallini cinesi, indonesiani, di tutte le forme e i colori, alcuni li ha addirittura costruiti lui".

Massimo Bragaggia, 47 anni, è impiegato di una ditta di abbigliamento ma ciò che lo rende speciale è la sua collezione di fumetti: ne ha una stanza piena, per un totale di quasi 5.000 copie in lingua italiana ed oltre 9.000 in lingua originale.

Domenico Tresca è il più grande collezionista di Cimeli di Adriano Celentano, il suo fan numero uno: “Sono cinquant’anni che lo seguo, ovunque. La mia collezione di oggetti che riguardano il molleggiato è la più grande del mondo, possiedo vinili originali, foto d’epoca, video, stampe, vestiti e chitarre. Casa mia è un vero e proprio museo dedicato al ragazzo della via Gluck".

Giampietro Lessio condivide con il figlio Federico la stessa passione per le locandine cinematografiche e insieme hanno creato il primo Museo del manifesto cinematografico d'Italia. Qui ci sono le immagini di Via col vento, The mummy o Il bacio di Venere. Lo spazio espositivo si trova in via Gluck, la stessa che citava Adriano Celentano nella sua omonima canzone. E del molleggiato, infatti, c'è più di un tributo. 

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