(KIKA) - OVIEDO - Luis Sepúlveda ha perso la battaglia contro il coronavirus, lo scrittore cileno è morto a Oviedo all’età di settant’anni.

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Nato il 4 ottobre del 1949 in Cile, a Ovalle, lo scrittore ha rappresentato per intere generazioni una delle più potenti voci della letteratura latina. Il legame con il Sudamerica si era spezzato a causa dell’attivismo politico che lo aveva portato a scontrarsi con il regime di Augusto Pinochet, obbligandolo a vivere come esule in Europa.

Autore di libri di poesia, radioromanzi e racconti in lingua spagnola, Sepúlveda parlava però correttamente anche l’inglese, il francese e l’italiano. L’irruzione nella scena letteraria avviene grazie al suo primo romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, pubblicato in Spagna nel 1989 e arrivato in Italia nel 1993. Tra i suoi romanzi e libri di viaggio spicca soprattutto Storia di una gabbanella e del gatto che le insegnò a volare.

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Il caso dello scrittore era stato il primo registrato nelle Asturie e uno dei primissimi casi di contagiati vip. Aveva iniziato a sentirsi male dopo aver partecipato a un festival letterario organizzato a Povoa de Varzim, in Portogallo, ed era stato ricoverato a fine febbraio nel reparto malattie infettive dell'Ospedale dell'Università centrale delle Asturie (Huca) a Oviedo, a causa di una polmonite associata al nuovo coronavirus.