Cinema e Tv
Milano - martedì, 16 Aprile 2013
Cucine da incubo: Cannavacciuolo è il nostro Gordon Ramsay
In onda su Fox life a partire dal 15 maggio: 10 ristoranti da salvare
Antonino Cannavacciuolo - Milano - 16-04-2013 - Cucine da incubo: Cannavacciuolo è il nostro Gordon Ramsay

(KIKA) - MILANO - Autorevole, grande, burbero, generoso e sincero, senza peli sulla lingua anche quando parla di Masterchef: “Ho visto le ultime due puntate perché piaceva a mia moglie. Mi è piaciuto, ma dire che in dieci puntate si diventa chef è un messaggio sbagliato”. Antonino Cannavacciuolo, due stelle Michelin, tre forchette Gambero Rosso e tre cappelli L’Espresso, è il protagonista della prima serie di Cucine da incubo, versione italiana di Kitchen nightmares di Gordon Ramsay. Anche lui si accende di rabbia, ma in fondo è molto generoso: “Quando mi arrabbio vuol dire che ci tengo particolarmente – ha spiegato per motivare una cattiveria spontanea che non è da copione – se alzo la voce e magari le mani, ma son solo buffetti, per carità, è perché voglio aiutare davvero, scuotere il mio interlocutore”. In tutte e dieci le storie raccontate dal programma tv l’alternativa al metodo Cannavacciuolo è quasi sempre il fallimento: la sua missione è andare in un locale, osservare il menù, la cucina, l’organizzazione del lavoro, i libri contabili e ribaltare tutto per rilanciare l’intera attività. Ridare una speranza a imprenditori sull’orlo del baratro: “Ho incontrato persone in vera difficoltà economica”, ha spiegato. Problemi seri, non velleità culinarie: debiti, mala gestione, rischio chiusura in poche settimane.

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