Come la morte dei vip entra nella nostra storia

(KIKA) - Tutti restiamo basiti di fronte alla morte, ma è indubbio che quando a morire è un personaggio dello spettacolo, la tragedia sconvolge ancora di più: perché le celebrity sono così presenti, sulla stampa e sui media, da sembrare parte integrante della nostra vita, come se ci fossero vicini nonostante vivano in un mondo da noi lontano anni luce. Ecco perché la loro scomparsa risulta sempre eclatante, soprattutto se avviene in circostanze misteriose: a partire, in un viaggio a ritroso nel tempo, dalla tragica morte di Reeva Steenkamp, uccisa a San Valentino dal fidanzato Oscar Pistorius per errore, secondo lui. Nel mistero rimane la morte di Marilyn Monroe, trovata morta 50 anni fa per un'overdose da barbiturici ma sulla cui scomparsa aleggia lo spettro della mafia; così come sulla morte di Lady Diana, del presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy o del frontman dei Doors Jim Morrison aleggia il sospetto del complotto e dei servizi segreti. E che dire delle circostanze quantomeno strane in cui fu ritrovato il cadavere di Brian Jones dei Rolling Stones? Delle motivazioni che armarono la mano di Kurt Cobain, che si suicidò, o di Mark Chapman, che pose termine alla vita di John Lennon? E come dimenticare il dramma di Luigi Tenco, che nel febbraio 1967 si tolse la vita in un hotel di Sanremo, si disse in segno di protesta, dopo che la sua canzone fu eliminata a beneficio della più popolare melodia di Orietta Berti?