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Roma - giovedì, 22 Marzo 2018
David, il monologo di Paola Cortellesi a nome di tutte le donne
Se anche la lingua italiana è nemica del sesso femminile... ecco tutti gli esempi.
Paola Cortellesi - Roma - 21-03-2018 - David, il monologo di Paola Cortellesi a nome di tutte le donne

(KIKA) - ROMA - Tutte in nero sul red carpet dei David di Donatello: anche le celebrity che hanno partecipato al nostro equivalente degli Oscar hanno voluto dare il loro contributo al movimento Time's Up e lo hanno fatto indossando il total black la spilla simbolo di Dissenso Comune, il manifesto programmatico che le ha riunite per protestare contro le molestie, e poi portando le loro istanza sul palco.

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Se Anselma Dell'Olio nel discorso d'accettazione per il premio per il miglior documetario ha sentenziato "La regià è femmina!", è stata Paola Cortellesi, candidata come miglior attrice protagonista per Come un gatto in tangenziale, a lasciare tutti senza fiato leggendo un monologo che mette in evidenza come anche la lingua italiana sia nemica delle donne.

IL MONOLOGO DI PAOLA CORTELLESI

"È impressionante vedere come nella nostra lingua alcuni termini che nel maschile hanno il loro legittimo significato se declinati al femminile assumono improvvisamente un altro senso. Cambiano radicalmente, diventano luogo comune. Un luogo comune un po’ equivoco. Che poi a guardar bene è sempre lo stesso, ovvero un lieve ammiccamento verso la prostituzione".

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Quali sono queste parole? É presto detto: “Un cortigiano è un uomo che vive a corte. Una cortigiana? Una mignotta. Un uomo di strada è un uomo del popolo. Una donna di strada? Una mignotta. Un uomo disponibile è un uomo gentile e premuroso. Una donna disponibile? Una mignotta. Un uomo con un passato è un uomo che ha avuto una vita non particolarmente onesta ma con una storia che vale la pena di raccontare. Una donna con un passato? Una mignotta. Uno squillo: il suono del telefono. Una squillo? Non la dico nemmeno. Uno zoccolo è una calzatura da campagna. Una zoccola invece?” Il solito monologo femminista? No, perchè a scriverlo è stato lo scrittore, enigmista ed esperto del linguaggio Stefano Bartezzaghi.

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A sostegno dell'intervento di Paola Cortellesi salgono sul palco anche le sue colleghe, ognuna latrice di un luogo comune: Jasmine Trinca, "Brava, sei una donna con le palle”, poi Claudia GeriniCerto che anche lei però, se va in giro vestita così”, infine le altre colleghe, che  insieme ripetono a gran voce “Te la sei cercata”, concludendo il monologo e meritando il doveroso applauso della sala.

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