(KIKA) - TRENTO - SERVIZIO - Per Davide Menguzzato la fame nel mondo si combatte allevando e mangiando grilli. A primo impatto non sembra una novità, dal momento che in Italia da qualche anno già esistono piccole aziende che allevano insetti e persone che li mangiano. Ma la verità è che a diciannove anni Davide ha già in mente un'idea di impresa sociale che potrebbe andare oltre i confini italiani, fino al Kenya, al Bangladesh e in India, dove esiste davvero la fame.
Il suo progetto imprenditoriale, business plan da due milioni di euro, è stato selezionato tra i dieci migliori e più innovativi d'Italia e verrà presentato al primo Festival Nazionale dell'Economia Civile a Firenze. Ma da dove nasce l'idea? "Prima del quinto anno del liceo delle scienze umane ho fatto un mese di volontariato in India, a Calcutta - racconta Davide dove ho scoperto che i grilli e le cavallette si possono mangiare. Li ho assaggiati per la prima volta e sono veramente buoni. Due miliardi di persone hanno nella loro dieta gli insetti".
Come spiega Davide, allevare i grilli è molto meno costoso che allevare animali e questi insetti sono molto nutrienti: "Le questioni legate al clima, al riscaldamento globale e la fame diventano sempre più difficili da affrontare. La Terra è avvelenata e gli uomini da sfamare sono sempre di più e il cibo viene sprecato. Nel 2050 saremo nove miliardi. Oggi il 70% delle terre emerse è destinato ad uso agricolo, ma nel 2050, per sfamare tutti, dovremo occuparne il doppio e questo è impossibile".
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