(KIKA) - MILANO - Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti, il principale indagato per l'omicidio di Yara Gambirasio, ha interrrotto il silenzio stampa che aveva deciso di adottare dopo l'arresto del marito e ha affidato alla rivista Gente un memoriale.
La donna, riguardo ai fatti accaduti il 26 novembre 2010, quando è scomparsa Yara, ha dichiarato: "Se Yara fosse stata uccisa al mattino o al pomeriggio, forse non potrei giurare sull’innocenza di mio marito. Ma quella bambina è morta dopo le 19, forse dopo le 22. Massimo non poteva essere là fuori a uccidere, perché era a casa. Mi dicono: come fai a esserne certa? Perché ogni giorno per noi è identico all’altro, da sempre. Ecco perché posso sostenere: io so che non è lui, io gli credo. La banalità felice della nostra esistenza è il nostro alibi, la mia sicurezza".