Curiosità
Milano - mercoledì, 10 Dicembre 2014
Diretta dallo spazio: il reportage di Astrosamantha con... UFO!
Nel video l'urlo della scienziata. Sembra paura, ma poi chiarisce: "Solo stupore".
Samantha Cristoforetti - 10-12-2014 - Diretta dallo spazio: il reportage di Astrosamantha con... UFO!

(KIKA) - MILANO - Con il viaggio di Luca Parmitano e ora di Samantha Cristoforetti, lo Spazio è sempre un po' più vicino. Grazie a Twitter, infatti, gli astronauti dell'Agenzia spaziale europea (Esa) hanno pubblicato immagini davvero mozzafiato del nostro pianeta. In queste immagini si possono vedere la città di Milano illuminata di notte, ma anche la nostra penisola intera, le Seychelles e Robben Island, dove Nelson Mandela ha scontato tanti anni di prigione.

In queste ore, però, è stato un video ad attirare l'attenzione, girato durante la manovra di attracco alla stazione orbitale ISS: prima si vede un oggetto in lontananza (al minuto 1,20) e poi si sente (al minuto 4.34) un urlo di spavento di Samantha Cristoforetti "Oh my God!", subito calmata dal capitano che in russo la invita a tranquillizzarsi  (si sente "Tiho, tiho, tiho", ossia "calma, calma). Nei minuti successivi, però, il respiro affannoso di Astrosamantha ha creato molta curiosità qui sulla Terra: per molti, infatti, la donna avrebbe visto un Ufo!

Sul suo diario di bordo, Samantha Cristoforetti ha poi annotato: "Non ero nemmeno minimamente preparata a quello che ho visto quando ci trovavamo a circa 30-40 metri - scrive l'astronauta italiana -. Mentre mi sono girata per guardare fuori, all'inizio ho guardato indietro e ho visto uno dei pannelli solari della nostra Soyuz. Poi i miei occhi hanno colto qualcosa nella visione periferica. E mentre mi sono girata lentamente, quando mi sono resa conto di ciò che stavo vedendo, sono stata sopraffatta da puro stupore e gioia: la Stazione Spaziale era lì, ma non era solo una vista qualunque. Gli enormi pannelli solari erano inondati da una fiammata di luce arancione, vivida, calda e quasi aliena. Non ho potuto fare a meno di esclamare qualcosa ad alta voce, che potete probabilmente ascoltare nelle registrazioni del nostro attracco, visto che a quel punto eravamo a microfono aperto con il Controllo Missione. Anton me lo ha ricordato e così ho cercato di contenere il mio stupore e tornare al monitoraggio dell'attracco. Quando ho sbirciato ancora più tardi, il bagliore arancione non c'era più".

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