(KIKA) - ROMA - Colpo di scena nella causa di separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi: l'avvocato Annamaria Bernardini De Pace ha abbandonato la difesa del Pupone. Se la versione ufficiale parla di "decisione di comune accordo", altre voci, in particolare Dagospia che aveva annunciato con largo anticipo la crisi Totti-Blasi, indica che la colpa sarebbe della nuova compagna di lui, Noemi Bocchi.
ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE "LASCIA" TOTTI: COLPA DI NOEMI?
Già da qualche giorno si leggeva che Totti avesse virato verso una consensuale e non volesse più mantenere il piede di guerra in una separazione all’ultimo sangue, consigliato dall’avvocata. Rilanciava Dagospia che sarebbe stata invece la Bernardini de Pace a rinunciare all’incarico dopo essere riuscita a far trovare alla ormai ex coppia un accordo consensuale “frutto di "sudati incontri e interminabili compromessi e mediazioni” ma poi rifiutato dal calciatore.
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“La separazione consensuale portata a buon fine da Bernardini de Pace e Simeone è stata bocciata dall’entourage di Totti (Noemi, il preparatore Scalia, il legale Conte, etc.), Pupone compreso”, scrive Dagospia. Quindi Ilary ha presentato la richiesta di una separazione giudiziale: il primo incontro è previsto a marzo 2023.Secondo quanto sostiene ancora Dagospia, a spingere Annamaria Bernardini de Pace a lasciare l'incarico sarebbero state incomprensioni con Noemi Bocchi, che "non sopportava granché i rilievi dell’avvocatessa sulla sua continua esposizione mediatica".
LA NOTA DELL'AVVOCATO
Al Corriere della sera arriva questa mattina la versione dell'avvocata: “Nella mia vita ho fatto il 95% di separazioni consensuali e il 5 % giudiziali. Avevo stilato un accordo che non è stato accolto, anche perché non piaceva al mio cliente e così la separazione consensuale l’abbiamo consumata io e Totti”.
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In attesa dell'udienza fissata per l'11 novembre e relativa alle reciproche "sottrazioni"di borse firmate e preziosi orologi Rolex, la vicenda Totti-Blasi ha varcato i confini nazionali per approdare sul New York Times, che ha descritto la narrazione come una "disordinata separazione coniugale che offusca una leggenda del calcio romano".