(KIKA) - Si diceva una volta che una signora per bene (ma vale anche per i signori), finisse sul giornale solo in due occasioni: quando nasceva e quando moriva. Ma quello che leggiamo sulle prime pagine dei quotidiani ci dimostra che a finire sui rotocalchi per fatti di cronaca nera e affini possono essere giovani, vecchi, perfino celebrity.
Tornare alla normalità e alla quotidianità è difficile, ma questi casi da prima pagina possono contare su un aiuto e un sostegno: don Antonio Mazzi, che con la sua comunità Exodus si propone di recuperare queste pecorelle smarrite.
Tra loro figurano Fabrizio Corona e Lele Mora, tra le celebrity, ma anche Erika De Nardo, che uccise madre e fratello a Novi Ligure, Paolo Bovi, ex fonico dei Modà condannato per pedofilia, il terrorista Marco Donat Cattin, le tre amiche del cuore che a Chiavenna uccisero Maria Laura Mainetti. Si era offerto di ospitare anche Martina Levato, che formava con Alexander Boettcher la "coppia dell'acido": "Martina è una buona madre - dichiarò - è stata plagiata, può redimersi, affidatela alla mia comunità".
La comunità Exodus, fondata negli anni '80, ha sede a Milano nel Parco Lambro e nacque proprio per il recupero dei tossicodipendenti. Se per i personaggi da prima pagina le porte sembrano sempre aperte, secondo i detrattori però entrare nei suoi centri, per chi non è famoso, è tutt’altro che semplice e le liste d'attesa sono lunghissime.