Televisione
- lunedì, 29 Novembre 2021
Dopesick, Michal Keaton nella miniserie di Disney +
L'attore debutta sul piccolo schermo con una storia vera.
Michael Keaton - 29-11-2021 - Dopesick, Michal Keaton nella miniserie di Disney +

(KIKA) - LOS ANGELES - Uno scandalo tutto americano. È quello raccontato in Dopesick, miniserie che vede protagonisti Michael Keaton, Rosario Dawson Peter Sarsgaard, le cui prime puntate sono fruibili su Disney + (Canale Star). Ogni mercoledì una puntata viene aggiunta, ma la serie sembra creare più dipendenza della sostanza stupefacente di cui parla e aspettare una settimana per poter vedere il prossimo episodio è faticoso.

 

DI COSA PARLA DOPESICK:

 

Negli anni Novanta la casa farmaceutica Purdue Pharma la commercializzazione dell’Oxycontin, farmaco a base di oppio che si rivelerà alla base di una delle maggiori crisi da abuso di sostanze stupefacenti della storia recente degli Stati Uniti. Dopo più di vent’anni la crisi è tutt’altro che risolta. Nel 2020 quasi centomila persone hanno perso la vita negli Stati Uniti a causa di un’overdose da farmaci a base di oppio. Una crescita del 29% rispetto all’anno precedente secondo i Centers for Disease Control. La serie racconta le azioni e le omissioni che hanno portato alla crisi attraverso la storia di vittime e carnefici.

 

 

Si tratta dell’adattamento al piccolo schermo (ad opera dello sceneggiatore Danny Strong) del best seller della giornalista Beth Macy, “Dopesick: Dealers, Doctors, and the Drug Company That Addicted America”. Alla regia degli otto episodi c’è Barry Levinson, il regista di Rain Man e Good Morning Vietnam, che ha definito questa storia: “Il racconto dell’avidità della famiglia Sackler, che ha anteposto il suo interesse economico alla vita di migliaia di persone”.

 

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Dopesick è un termine non tradotto in italiano. Indica con precisione la dipendenza non causata da abuso di droga ma dall’utilizzo, sotto prescrizione medica, di farmaci in grado di creare forte assuefazione. La famiglia Sackler conosceva gli effetti dei farmaci ancora prima di immetterli sul mercato, nonostante questo non si fece scrupoli.

 

IL CAST:

 

Nella serie alcuni personaggi sono reali, altri inventati e rappresentano intere categorie coinvolte in questa triste storia.

Michael Keaton, che è anche produttore esecutivo, interpreta un medico che, ignaro delle conseguenze, prescrive il farmaco ai suoi pazienti prima di cadere lui stesso vittima della dipendenza. Rosario Dawson è la poliziotta che indaga sulla vicenda, Peter Sarsgaard e John Hoogenakker sono i sostituti procuratori che porteranno la storia in tribunale, Will Poulter è l’informatore medico-scientifico che per primo dubiterà della moralità della casa farmaceutica che lo stipendia. Michael Stuhlbarg è Richard Sackler, l’uomo senza scrupoli ai vertici dell’azienda.

“Ho cercato con questi personaggi di rappresentare la totalità degli esseri umani coinvolti in questa storia”, dice Danny Strong.

 

“Mi sento molto fortunato per aver potuto portare al pubblico questo pezzo di cronaca americana – prosegue Michael Keaton –, a questo punto della mia carriera voglio essere in grado di fare la differenza con le storie che racconto”.

Per Rosario Dawson Dopesick non solo denuncia un problema importante ma è anche in grado di cancellare un po’ dello stigma che colpisce le vittime. “E’ stato riportare un po’ di umanità in una situazione che sfortunatamente ha visto molta disumanità”, dice l’attrice. Dalla serie emerge infatti che chi è caduto vittima dell’Oxycontin, sia in termini di dipendenza che di morte per overdose, non aveva abusato ma semplicemente usato un medicinale, secondo prescrizione medica.

 

CHE FINE HANNO FATTO I SACKLER:

 

Dal 2001 una serie di procedimenti giudiziari ha inchiodato la famiglia Sackler alle sue responsabilità. Nel 2007 Purdue ha pagato 600 milioni di dollari per quello che è considerato il più costoso accordo legale per un’azienda farmaceutica nella storia degli Stati Uniti.

Nel settembre di quest’anno, a seguito di una lunghissima serie di procedimenti giudiziari e della istanza volontaria di fallimento presentata dai Sackler, Purdue Pharma ha ottenuto l’approvazione di un piano da otto miliardi di dollari per lo scioglimento dell’azienda e la costituzione di una compagnia non-profit per la lotta all’abuso di oppioidi. La compagnia sarà finanziata dalla famiglia Sackler che spera così di chiamarsi fuori dalle conseguenze penali e giudiziarie di una vicenda su cui la parola fine non è stata ancora apposta. 

 

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