(KIKA) .- LONDRA - Come diceva il Trap, non dire gatto se non ce l'hai nel sacco. Da giorni la nazionale inglese di calcio guidata da Southgate e capitanata da Harry Kane era pronta a festeggiare la vittoria a Euro 2020, i campionati europei di calcio posposti all'anno successivo causa Covid.
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Nella suggestiva cornice dello stadio di Wembley, il tempio del calcio, tutto era pronto per incoronare gli inglesi campioni d'Europa al grido di It's coming Home, sta tornando a casa, il football. Invece no. Ad avere la meglio in finale è stata la nazionale italiana di Roberto Mancini, che nella notte dell'11 luglio, 39 anni dopo lo storico mondiale del 1982, si è laureata per la seconda volta campione d'Europa battendo gli inglesi 4-3 ai rigori.
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Al vantaggio degli inglesi al secondo minuto replica il goal di Leonardo Bonucci al 67esimo. Poi interminabili supplementari e quindi i rigori: per noi segnano Berardi, Bernardeschi e Bonucci, ma non Belotti e Jorginho mentre per la compagine di Gareth Southgate vanno a segno Kane e Maguire ma non Saka e soprattutto Rashford e Sancho, i rigoristi entrati apposta alla fine del secondo supplementare. Gigio Donnarumma eletto miglior giocatore del torneo.
Da It's coming home a It's coming Rome: incontenibile gioia italiana, delusione inglese, con i giocatori che si tolgono la medaglia d'argento subito dopo averla ricevuta ma rimangono presenti alla premiazione a differenza di quanto abbiamo spesso visto fare in situazioni analoghe anche in casa nostra. Nelle interviste, tristezza di Southgate e del capitano Kane ma complimenti alla nostra squadra, per la seconda volta sul tetto d'Europa dopo 53 anni.