(KIKA) -  MILANO - Dodici anni di love story lasciano il segno e la ferita di Fabio Fulco, causata dalla separazione da Cristina Chiabotto, non s'è ancora rimarginata.

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Dopo aver ascoltato il punto di vista della showgirl di Moncalieri, il settimanale Oggi ha dato la possibilità anche all'attore de Le tre rose di Eva di esprimere il suo parere sulla situazione che s'è venuta a creare in questi mesi. Le parole di Fulco però sono impregnate di risentimento.

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"Non c'è davvero nulla o nessuno da ricordare. È una ferita profonda quella che ho, non si rimargina ancora. Sono scappato in Cina, me ne sono andato dall’altra parte del mondo, completamente solo, dove il telefono manco prendeva, con l’intento di metabolizzare. Era importante per me capire per cosa soffrivo. L’oggetto della mia sofferenza è esistito soprattutto nella mia immaginazione, era la proiezione di qualcuno che oggi so che non esiste. Quella donna che avevo idealizzato, non è mai esistita".

Parole dure, che nulla hanno a che vedere con il contegno utilizzato in precedenza dalla Chiabotto: "Non toccatemelo, è un grande. Lui ha aspettato fino a quando ha potuto. Poi, quando ha capito che non mi sarei mai decisa a fare il grande passo, mi ha posto davanti a un bivio".

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La presunta love story con il giocatore di basket della Fiat Torino Giuseppe Poeta sembrerebbe non aver causato la separazione: "È solo una bellissima amicizia nuova: per dire, Peppe sa cosa ho vissuto con Fabio E poi lui è fidanzato, non ci siamo mai visti da soli. Insomma, non sono pronta per nuovo amore".

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