(KIKA) - MILANO - Un pomeriggio di ordinaria follia: parafrasando il film con Michael Douglas, così potremmo descrivere quello che è successo a Fabrizio Corona, arrestato oggi nella sua casa di Milano.

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Di stamattina la decisione del pg di Milano Antonio Lamanna di revocargli gli arresti domiciliari per una serie di violazioni delle prescrizioni, nella fattispecie aver partecipato a trasmissioni televisive, e in sostanza perchè non sta facendo nulla per curarsi, che era invece la condicio sine qua non per i domiciliari.

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Fabrizio Corona ha prima inveito contro i giudici, attaccandoli con due post su Instagram poi cancellati le cui didascalie recitavano: "Adesso vi faccio vedere come si combatte. Ingiustizia...pronto a dare la mia vita in questo paese ingiusto" e "Questo è solo l’inizio... questo è solo l’inizio. Quant’è vero Iddio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Vergogna".

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E nelle Stories: "Chiedo, se no mi tolgo davvero di vita, che venga il presidente del Tribunale di Sorveglianza, che guardi gli atti il presidente del Tribunale di Sorveglianza. Avete creato un mostro, ora sono ca...i vostri e questo è solo l'inizio", poi mostra il pavimento pieno di sangue, il volto insanguinato senza che però si vedano ferite così evidenti, pur avendo minacciato di togliersi la vita. Il suo legale Ivano Chiesa ha però confermato che Corona "Appena gli ho comunicato la notizia, si è ferito ai polsi".

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Poi arrivano i poliziotti a prelevarlo per portarlo in carcere: Corona dà in escandescenze, rompe il vetro dell'ambulanza che è stata chiamata nel frattempo e viene trattenuto a terra dagli agenti che stanno per ammanettarlo, sotto gli occhi della madre Gabriella che si dispera. L'ex agente fotografico viene quindi portato all'ospedale milanese di Niguarda ma una volta uscito, dovrà tornare in carcere (probabilmente quello di Bollate) dove potrebbe rimanere fino al 2024.