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- giovedì, 20 Luglio 2023
Fabrizio Corona indagato per ricettazione
Un politico e un carabiniere gli avrebbero offerto documenti segreti su Messina Denaro.
Fabrizio Corona - 23-10-2018 - Fabrizio Corona indagato per ricettazione

(KIKA) - MILANO - Fabrizio Corona di nuovo nei guai: l'ex re dei paparazzi è indagato per ricettazione. 

Un carabiniere e un consigliere comunale di Mazara Del Vallo, che sono stati arrestati, avrebbero tentato di vendergli file riservati sulla cattura di Matteo Messina Denaro. 

Il militare dell'Arma, Luigi Pirollo, è finito in manette con l'accusa di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d'ufficio. Giorgio Randazzo, consigliere comunale, è stato arrestato per ricettazione. 

Secondo la ricostruzione dei pm, il carabiniere si sarebbe introdotto illegalmente nel sistema informativo dell'Arma estraendo  copia di 786 file riservati sulla cattura del superboss. Dopodiché avrebbe consegnato i documenti a Randazzo. Questo, a sua volta, avrebbe contattato Corona per venderglieli. 

Su indicazione dell'ex re dei paparazzi, il consigliere comunale di sarebbe rivolto a Moreno Pisto, direttore del quotidiano online Mow, proponendogli di comprare i documenti top secret. 

I carabinieri hanno perquisito casa di Corona. L'indagine è cominciata quando l'ex re dei paparazzi era entrato in possesso di una serie di audio tra Messina Denaro e alcune pazienti della clinica dove effettuava le chemioterapie. Questo avrebbe spinto gli inquirenti a mettere il suo telefono sotto controllo. 

Il 2 maggio Corona avrebbe parlato di uno "scoop pazzesco". Nei giorni successivi il paparazzo, secondo gli inquirenti, avrebbe continuato a manifestare l'intenzione di vendere il materiale. 

Il 25 maggio ci sarebbe stato un incontro tra Pisto, Randazzo e Corona. In quell'occasione il direttore di Mow con uno stratagemma sarebbe riuscito a fare una copia dei file e dopo averli visionati avrebbe deciso di andare alla polizia, consigliato anche da un collega. 

Sulla base delle sue testimonianze, gli investigatori hanno cominciato a indagare, scoprendo i responsabili della fuga di notizie. Il piano degli arrestati, che preparavano anche un falso scoop, è stato sventato dalla Dda di Palermo. 

"Ho fatto il mio lavoro e mi sono comportato da cittadino onesto e corretto e nonostante tutto eccomi ancora qua in questa situazione", ha dichiarato Corona attraverso il suo avvocato Ivano Chiesa, che ha spiegato che Pisto "ha denunciato tutto e subito in accordo con Fabrizio Corona". 

"Ogni giorno è pieno di pazzi che gli propongono delle cose, che lui rifiuta, Corona fa soltanto il suo lavoro, cerca gli scoop, e ciò che mi amareggia è che quando c'è di mezzo Corona il diritto e la realtà  vengono storpiati", aggiunge Chiesa. 

"Un uomo ha chiesto di incontrarli e si è presentato con dei documenti, loro hanno capito subito che era una polpetta avvelenata, hanno bluffato fingendosi interessati e Pisto ha denunciato in accordo con Fabrizio, capendo la delicatezza della situazione, e non hanno pubblicato alcuna notizia nemmeno di quello strano contatto", dichiara ancora Chiesa. come riporta Tgcom24. 

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