(KIKA) - MILANO - La Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Milano, confermando così la continuazione tra i reati delle condanne definitive di Fabrizio Corona. In questo modo il cumulo delle pene resta a otto anni e otto mesi, a differenza dei tredici anni e otto mesi chiesti dai pm. “Due a zero per noi e palla al centro. Ha già scontato 5 anni e 5 mesi, restano da scontare poco più di 3 anni”, ha commentato l’avvocato di Corona Ivano Chiesa.

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Scarcerato alcuni giorni fa, Corona adesso potrà beneficiare dell'affidamento terapeutico in una comunità. A decidere è stato il giudice di sorveglianza di Milano, Simone Luerti, che ha accolto l’istanza del legale dell'ex agente fotografico Antonella Calcaterra.

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Tale provvedimento, che vieta di rilasciare interviste ma anche l’uso dei social e del telefono, dovrà essere poi confermato da un collegio della Sorveglianza a fine marzo. "Sono contento, ringrazio il magistrato. Ma sono anche incazzato per la fatica, perché ci sono voluti 16 mesi per ottenere ciò", le parole a caldo di Corona dopo la scarcerazione.

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Sul caso è intervenuto anche Don Mazzi, che in passato ha cercato di redimere Corona: "L'hanno rovinato mettendolo in galera, è stato vergognoso il modo in cui è stato giudicato l'uomo, le pene che gli hanno inflitto sono vergognose. Io lo porterei ancora da me, ma dovrebbe fare quello che dico io. Ha grandi qualità ma deve cancellare questa idolatria di se stesso, anche perché ha un figlio che ha bisogno di lui. Se facesse il padre potrebbe salvare suo figlio e se stesso. Spero tiri fuori quello che ha dentro, perché ha una bella interiorità e molto da dare".

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