Cinema e Tv
Roma - lunedì, 21 Marzo 2016
Fiona May presenta Race – Il colore della vittoria
La pellicola parla di Jesse Owens: l'altletà afro-americano che sfidò la follia nazista.
Stephan James, Fiona May - Roma - 21-03-2016 - Fiona May presenta Race – Il colore della vittoria

(KIKA) - ROMA - Lo sport come antidoto al razzismo. Tesi valida ieri, come oggi. Ieri era il 1936 e l’atleta afro-americano Jesse Owens sfidò alle Olimpiadi di Berlino la follia nazista di Adolf Hitler vincendo ben 4 medaglie d’oro. Oggi quel personaggio che cambiò la storia e che ispirò la lotta dei neri americani contro il razzismo, rivive al cinema grazie all’attore canadese Stephan James, protagonista di “Race – Il colore della vittoria”.

La pellicola, presentata eccezionalmente nel tempio dello sport italiano, la Sala d’Onore del CONI, è stata sponsorizzata da un’altra icona dello sport, Fiona May, due volte campionessa mondiale di salto in lungo, due volte medaglia d’argento olimpica, detentrice del record italiano sia outdoor che indoor. “Jesse Owens dimostrò che chiunque, di qualunque razza e provenendo da qualsiasi contesto, può essere migliore degli altri. È un messaggio che dal ’36 a oggi è ancora valido, in termini di integrazione non solo razziale, ma anche sociale ed economica” ha detto in conferenza stampa l’ex-atleta italiana, ammettendo di averlo già fatto vedere a sua figlia.

Stephan James, l’attore 23enne, già visto nel film Selma nel ruolo di un attivista per i diritti civili, non ha avuto dubbi sul ruolo offertogli. “Per me Owens non è soltanto un eroe, ma è fonte di ispirazione come atleta e come essere umano. Il suo esempio mi ha ispirato anche il lavoro fatto in Selma”. Il 1936 era ovviamente un’epoca lontana, molto diversa da oggi, in cui l’America era ancora permeata dalla segregazione razziale, però secondo James “il messaggio di Jesse Owens è ancora molto attuale perché la discriminazione non è del tutto sparita. Quello che è successo agli Oscar, (il boicottaggio degli attori afro-americani) ne è una dimostrazione”.

Per Fiona May che lo sport sia competizione in gara, ma amicizia fuori dagli spogliatoi è una certezza. A tal proposito ricorda un aneddoto. “A Berlino il rivale tedesco di Owens al salto in lungo, Luz Long, lo aiutò proprio durante la finale olimpica a stabilire il suo record mondiale”. E tutto accadeva sotto gli occhi di Adolf Hitler.

Diretto da Stephen Hopkins, Race – Il colore della vittoria – uscirà nelle sale italiane il prossimo 31 marzo, distribuito da Eagle Pictures in 200 copie.

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