KIKA) - NAPOLI - ESCLUSIVO - Lontani in televisione con i rispettivi impegni lavorativi ma più vicini che mai in teatro con Sette vizi napoletani. I fratelli Gianfranco e Massimiliano Gallo spiegheranno al pubblico il significato di cazzimma, bizzoucaria, vittimismeria, sfrantummazione, maschimeschinità, scassoneria e la camorra, sette vizi appunto, caratteristici di Napoli.
Lo spettacolo è andato in scena in prima assoluta il 2 novembre alle 21 al Teatro Totò di Napoli e si tratta di un teatro-canzone in cui l'autore, Gianfranco Gallo (in veste anche di attore insieme a Massimiliano Gallo e a Maurizio De Giovanni), immagina e racconta a modo suo i vizi del popolo al quale egli stesso sente di appartenere in modo viscerale.
"Ho scritto questo spettacolo che parla di quello che io considero sette vizi dei napoletani - spiega Gianfranco Gallo - perché ad un napoletano doc come me danno più fastidio che concittadini che celebrano una città perfetta e inesistente che quelli che da altre parti la denigrano. Noi napoletani dobbiamo essere critici e costruttivi. Con questo spettacolo torno alla mia triplice identità, quella di autore, attore e cantante, tra cinema, tv e teatro".