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Giffoni Valle Piana - mercoledì, 24 Luglio 2019
Giffoni 2019: Valeria Solarino e Marco D'Amore per Dolcissime
La storia di un gruppo di sedicenni alle prese con i chili di troppo e del loro riscatto.
Marco D'Amore, Valeria Solarino - Giffoni Valle Piana - 23-07-2019 - Giffoni 2019: Valeria Solarino e Marco D'Amore per Dolcissime

(KIKA) - GIFFONI VALLE PIANA - Al Giffoni Film Festival 2019 è la giornata di Valeria Solarino e Marco D'Amore che presentano, in veste di protagonista e sceneggiatore, Dolcissime, film diretto da Ghiaccio che racconta la difficile strada verso l'autoaccettazione di un gruppo di adolescenti e il riscatto che avviene attraverso lo sport.

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"Ho amato tantissimo questa storia per i temi che tratta e per la delicatezza con cui lo fa" dice la Solarino, nel ruolo di una madre rigida e chiusa. "Si tende sempre a dare etichette: troppo semplice definirlo un film sull'obesità. Dolcissime racconta di una fase della vita - dice D'Amore - Il cuore della storia è vedere queste quattro ragazze riconoscersi negli stessi problemi e nelle stesse incertezze". "Non importa che forma o che colore si abbia: siamo uguali" sottolineano le protagoniste che ribadiscono con forza un punto centrale del racconto, l'invisibilità subita. "Siamo invisibili perché non siamo quello che la società chiede. Ed è una brutta sensazione" aggiungono.

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"Le protagoniste cercano il proprio posto nel mondo, una dimensione che non è solo dell'adolescenza - dice Ghiaccio - e la mancanza di diritti uguali per tutti rende anche noi quarantenni invisibili per molti versi". 

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La sfida dei ragazzi, invece, è quella di trovare una propria dimensione nel mondo: i Giffoners l'hanno trovata nell'appartenenza a un'esperienza capace di dare tante opportunità, in cui la diversità è ricchezza, non una minaccia, "come invece succede in questo periodo, seguendo un crinale molto pericoloso" precisa D'Amore. "Verso i ragazzi c'è una generale sensazione di sfiducia: si pensa siano meno impegnati e attenti rispetto al passato e invece manifestano il loro interesse in modi diversi" sottolinea D'Amore, con il pensiero rivolto anche ai jurors e ai masterclassers del Festival.

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