Cinema
- giovedì, 26 Gennaio 2023
Gli Spiriti dell'Isola: Colin Farrell-Brendan Gleeson,che storia
I due sono candidati agli Oscar che si terranno a marzo .
Gli spiriti dell'isola, The Banshees of Inisherin, Brendan Gleeson, Colin Farrell - 26-01-2023 - Gli Spiriti dell'Isola: Colin Farrell-Brendan Gleeson,che storia

(KIKA) - Chi ha apprezzato In Bruge – La coscienza dell’assassino, del 2008, sa che la coppia Colin Farrell e Brendan Gleeson funziona. Il 2 febbraio arriva al cinema Gli Spiriti dell’isola. Stessi attori, stesso regista e sceneggiatore, Martin McDonagh, quello di Tre Manifesti a Ebbing, Missouri.

Il film ha già ottenuto premi e nomination: 2 Golden Globe per il miglior attore, Colin Farrell, e la miglior sceneggiaitura. Colin Farrell ha vinto la coppa Volpi a Venezia dove il regista ha ottenuto il premio Osella d’oro, e il film vanta otto candidature agli Oscar tra cui ancora Colin Farrell come  miglior attore protagonista e  Brenda Gleeson come miglior attore non protagonista.

Il titolo originale è The Banshees of Inisherin. Inisherin è il nome di un’isola fittizia che Martin McDonagh colloca nell’arcipelago delle Isole Aran, sulla costa occidentale dell’Irlanda. Luoghi incantevoli e selvaggi, popolati da pecore e personaggi poetici come i due protagonisti, Pádraic Súilleabháin, interpretato da Colin Farrell e Colm Doherty (Brendan Gleeson). Il film mescola con grande maestria la commedia con il dramma e racconta ad un’amicizia spezzata sullo sfondo della guerra civile irlandese.

E’ il 1923 e dalle coste di Inisherin si vedono le esplosioni delle battaglie irlandesi. Improvvisamente Colm decide di non voler più incontrare l’amico Pádraic senza dare spiegazioni. “E’ il racconto di un lutto – dice Colin Farrell – un’amicizia che finisce non è diversa dalla morte di una persona cara”. Il progetto è nato diversi anni fa: “Martin McDonagh mi mandò un copione: ecco cosa ho scritto dimmi cosa ne pensi – ricorda l’attore irlandese – L’ho amato e ho subito detto a Martin che avrei voluto farne parte. Vari anni dopo ricevetti un’altra versione. Restava in piedi solo l’idea: un amico che non vuole più l’amicizia dell’altro. Il resto era tutto diverso. Nella prima versione c’era più azione e, devo confessare, il mio personaggio era più fico. Era un uomo semplice ma non così semplice e non così solo come nella versione ultima. Ero un po’ preoccupato, ma alla fine ho capito che quella di Martin era l’idea giusta e la storia di Pádraic risultava molto commovente”.

La prima versione era più simile a In Bruge, il film che fece conoscere McDonagh e la coppia Farrell-Gleeson. “C’era più azione e più personaggi collaterali. La storia era meno focalizzata sulla relazione fra i due protagonisti - dice il regista – mi resi presto conto che non era ciò che volevo raccontare, ovvero la tristezza di un break-up. La rottura di un’amicizia è ancora più dolorosa di quella fra una coppia di amanti. Da un’amicizia infatti non ti aspetti un taglio definitivo e improvviso, magari c’è un allontanamento ma  è più graduale”.

Dei due protagonisti non si sa nulla sino al momento di quel lutto “Credo che sia uno dei punti di forza del copione – dice Colin Farrell – in questo modo, senza sapere del loro precedente rapporto, non ci sono pregiudizi. E’ solo con lo svilupparsi del racconto che il pubblico inizia a simpatizzare per l’uno o per l’altro. Pádraic, il mio personaggio, è un uomo felice perché è semplice. Gli basta un cielo azzurro, i prati verdi e le onde che si infrangono sulla spiaggia per essere felice. Non capisce le preoccupazioni delle menti più complesse. Nel film ho dovuto interpretare la disintegrazione di quella gioia, la perdita della sua innocenza. Scopre che l’essere umano può essere crudele e che non ci deve essere una necessaria spiegazione alla crudeltà”.

Gleeson ricorda di aver preso spunto da un amore adolescenziale per raccontare questa amicizia spezzata. “Ricordo di aver lasciato questa ragazza ma di averlo fatto nella maniera più dolorosa possibile.  Perché, nel tentativo di essere gentile, continuavo a mandare segnali sbagliati. E’ stato doloroso per entrambi ed è stata un’importate lezione imparata”.

L’isola irreale di Inisherin è anch’essa una protagonista della storia. “Quando pensi agli abitanti di un’isola immagini un villaggio tropicale – dice Colin Farrell - qualche volta, io stesso, irlandese, mi scordo di essere un isolano, con quel tipico carattere e uno spiccato senso di comunità, sia in positivo che in negativo, capace di salvarti, o di farti affogare del tutto”.

 

 

Ultimi video
Ultime gallerie in Cinema