(KIKA) - ROMA - Dopo aver accettato l'incarico di premier, per Giuseppe Conte è tempo di tornare dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la lista dei ministri. Il nuovo incontro è previsto per questa sera, domenica 27 maggio anche se non si tratta di una visita ufficiale. Uno dei ministri quasi certi sembra Paolo Savona all'Economia. Matteo Salvini ha riferito di non essere disposto a fare passi indietro sul suo nome ma è possibile un tentativo da parte del Movimento 5 Stelle di raggiungere un compromesso.

"O si chiude questa partita del Governo entro le prossime ventiquattro ore o non si chiude più - ha detto il leader grillino Luigi Di Maio - Abbiamo gente contro nei piani alti ma tanta gente che ci sostiene". Il capo della Lega Matteo Salvini invece ha fatto sapere che "passi indietro la Lega ne ha già fatti abbastanza: abbiamo fatto tutto quello che potevamo dare. Già stasera daremo al Presidente del consiglio incaricato i nomi della Lega che sono pronti a fare i ministri e lavorare per il bene dell'Italia: non ne faccio una questione di nomi e cognomi ma di rispetto del voto degli italiani".  

Tra i possibili ministri, ci sarebbe Giampiero Massolo agli Esteri. Nelle scorse ore si è parlato anche di Pasquale Salzano. Agli Interni ci sarebbe Matteo Salvini, mentre agli Affari Regionali Lorenzo Fontana (scelto dalla Lega). Il ministro della Famiglia potrebbe essere Manuela Lanzarin; al Turismo, Agricoltura e Made in Italy, un altro volto della Lega, Gian Marco Centinaio, capogruppo al Senato. 

Allo Sviluppo e al Lavoro invece, Luigi Di Maio, col compito principale di attuare il reddito di cittadinanza. Il ministro della Difesa potrebbe essere Elisabetta Trenta (Movimento 5 Stelle). Alla Giustizia, Alfonso Bonafede, (grillino), alla Sanità, Giulia Grillo, capogruppo del Movimento alla Camera. Ai Rapporti col Parlamento ancora un grillino, Riccardo Fraccaro, alla Funzione Pubblica Nicola Molteni (Lega), la delega alle Infrastrutture e Trasporti è contesa tra il leghista Stefano Candiani e la grillina sostenitrice dei No Tav Laura Castelli, mentre il ministero ai Beni Culturali è conteso tra Emilio Carelli e Vincenzo Spadafora (che potrebbe anche diventare ministro all'Istruzuine) entrambi grillini.