Cinema
- mercoledì, 13 Aprile 2022
I Segreti di Silente, parola al cast
"Silente e Grindelwald, un amore vero che diventa una grande delusione".
Jude Law - 13-12-2021 - I Segreti di Silente, parola al cast

LONDRA - I venti di guerra soffiano forti anche nella magia di J.K. Rowling, che torna sul grande schermo dal 13 aprile con il terzo capitolo della saga Animali Fantastici dedicato a “I segreti di Silente”.

LA TRAMA

Siamo nella Grande Depressione degli anni Trenta. Un villain freddo e calcolatore punta ad ammaliare le masse e a conquistare il potere, per poi minacciare l’esistenza di un altro mondo, quello degli umani, popolato da diversi e quindi nemici.

Mads Mikkelsen ha preso il posto di Johnny Depp - licenziato in seguito alle accuse di violenza della ex moglie Amber Heard - e incarna il temibile Gellert Grindelwald. Contro di lui una squadra di «outsider», come li ha chiamati Eddie Redmayne che è il loro capo Newt Scamander, a loro volta guidati da lontano dal giovane Albus Silente alias Jude Law.

JUDE LAW È ALBUS SILENTE

Un ruolo, quest’ultimo, per il quale l’attore britannico si è «preparato inconsciamente» da quando ha «iniziato a leggere i libri» ai suoi figli. «La chiamerei regressione più che cambiamento - ha detto l’attore britannico nella conferenza stampa di presentazione del film per descrivere il suo personaggio che nell’universo di Harry Potter è l’anziano e saggio preside di Hogwarts - Non ho sentito il peso delle precedenti interpretazioni perché sono andato indietro nel tempo e ho capito che il mio Albus è un uomo che sta cercando la sua strada e si sta confrontando coi suoi demoni. Ci sono qualità costanti, tuttavia, come la sua malizia, il suo humor e il credere nelle persone, vedere in ognuna di esse il lato positivo, il potenziale bene che possono generare».

L'AMORE TRA SILENTE E GRINDELWALD

Centrale in questo film è l’amore che ha legato Silente a Grindelwald in età giovanile. Una relazione che gli attori hanno voluto raccontare al netto della magia per renderla «reale, fatta di persone vere che vivono una reale delusione», ha aggiunto Mikkelsen.

Un rapporto umano dove il soprannaturale diventa un di più. Per fare questo Law ha sentito il bisogno di capire chi era Albus prima di incontrarlo: «Era brillante ed eccezionale già da molto giovane e per questo deve essersi sentito solo. Finché non ha incontrato qualcuno che lo ha ispirato, che era brillante come lui, e questa connessione può essere molto potente, soprattutto quando sei giovane. È importante ricordare la dinamica del tempo passato insieme, deve essere stata speciale e viene custodita da entrambi fino al momento terribile in cui si rendono conto di essere su strade oramai troppo lontane. Ma i fuochi d’artificio dell’inizio non spariscono, rendono solo tutto più difficile. Ho riflettuto su di me e su come ero a 20 vent’anni… e ho pensato ai miei errori».

Un’impresa, quella di fermare Grindelwald da solo, che da difficile diventa impossibile e per questo Silente deve affidarsi a un gruppo di streghe, maghi e perfino un Babbano, capitanati dal suo ex allievo Newt Scamander.

In perfetta sintonia con gli altri sette film, come ha ricordato il regista David Yates: «Se mi guardo indietro ricordo il senso di famiglia che pervade il set, una rarità nel nostro settore», ha spiegato. Per Yates questi film diventano «un posto sicuro per molte persone, celebrano valori come lealtà, amicizia, amore, il dare potere agli outsider, alla persone che hai sempre sottostimato».

NEWT SCAMANDER: PARLA EDDIE REDMAYNE

Proprio come Scamander che ha insegnato al suo attore - premio Oscar per La teoria del tutto - che «preoccuparsi significa soffrire due volte», come ha detto il magizoologo nel primo film di questa saga, e che «tutti facciamo errori nella vita ma possiamo sempre provare a fare di meglio ed è il provare che conta», come ha consigliato a Silente in questa ultima pellicola. C’è poi il tema del sacrificio e del coraggio di fare la cosa giusta.

Il potente mago interpretato da Jude Law deve scegliere tra l’amore che aveva e forse ancora ha per Gindelwald, e il bene comune. Messaggi che rendono Yates orgoglioso: «Di recente abbiamo mostrato il film in anteprima a una audience ridotta, incluso un bambino. Abbiamo voluto sapere subito da lui cosa ne pensasse. “Mi è piaciuto perché è molto umano”, ci ha detto. E non poteva farci complimento migliore visto che abbiamo fatto un film pieno di magia. Cerchiamo di essere più umani, soprattutto nel mondo in cui viviamo oggi», ha concluso il regista, che al petto aveva la spilla con i colori dell’Ucraina. 

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