(KIKA) - BERGAMO - Nella giornata dell'arresto del presunto assassino di Yara Gambirasio, tutto il paese di Brembate Sopra è in subbuglio. Da Don Corinno Scotti, il parroco della cittadina, al sindaco Diego Locatelli, tutti vogliono stringersi attorno al dolore della famiglia Gambirasio.

Sotto i portici della villa dove Yara viveva con mamma Maura e papà Fulvio, le istituzioni si incontrano con chi, per quattro anni, ha vissuto nella speranza costante di poter dare un nome e un volto al colpevole, a chi gli aveva rubato la persona che amavano di più.

Nel frattempo a casa Bossetti tutto tace: piantonato da un carabiniere l'ingresso della casa di Mapello in cui l'uomo viveva con la moglie e tre figli. Al suo interno dovrebbe esserci soltanto la madre 73enne di Bossetti, perchè la moglie lo avrebbe raggiunto in carcere.