- lunedì, 17 Dicembre 2018
Intervista a Emily Blunt, la nuova Mary Poppins
Mary Poppins returns - Intervista a Emily Blunt, la nuova Mary Poppins

(KIKA) - LONDRA - Mary Poppins? Una femminista che già negli anni ‘30 non aveva bisogno di fare affidamento sugli uomini. È una che sa come portare a termine il suo compito, dotata di una generosità da cui prendere esempio perché non chiede niente in cambio, risoluta, empatica ma anche capace di tenere la distanza con gli altri, di non affezionarsi, perché sa che prima o poi dovrà volare via”.

Emily Blunt – che da bambina non ha mai avuto una tata ma due ragazze alla pari tra cui un’italiana, Raffaella - è la nuova Mary Poppins e la sua versione della governante inglese più amata di sempre ha convinto la stampa e gli addetti ai lavori, che l’hanno nominata come miglior attrice ai Golden Globe e ai Sag Awards. Il successo di pubblico deve ancora arrivare, poiché il film uscirà il 20 in Italia ma le premesse sono quelle delle grandi imprese con un lieto fine.

“Praticamente perfetta? Non saprei e poi cos’è la perfezione? – ci spiega a Londra – Sa di essere diversa da tutti gli altri e ne è orgogliosa ma mi ha sempre fatto ridere la sua dualità: è incredibilmente vanesia nel libro, e poi è anche molto maleducata con le persone, soprattutto quando le vede come fastidiosi piccoli ostacoli per la realizzazione del suo grande piano”.

Sì perché per creare la sua Mary Poppins, stando alla larga dall’intoccabile Julie Andrews del 1964, Emily Blunt ha letto, studiato e interiorizzato tutti i libri di P.L. Travers: “Ho avuto molto tempo perché la prima volta che Rob Marshall (il regista, ndr) mi ha chiamata per chiedermi di farne parte, ho subito detto sì ma gli ho anche detto che io e Jack (il marito, ndr) volevamo avere un secondo figlio. Così lui mi ha risposto: abbiamo un anno e mezzo prima delle riprese. E io ho pensato: “Sì posso farcela a far saltar fuori un bambino in un anno e mezzo!”. E così, tra una nanna e l’altra della prima figlia, il marito fuori casa impegnato a teatro, Emily Blunt leggeva, provava, creava: l’accento, il portamento, l’attitudine, gli sguardi, la voce. Mentre il pancione cresceva, lentamente, la nuova Mary Poppins prendeva forma.

Altri temi toccati in intervista:

- infanzia (felice e altre curiosità sui genitori)
-maternità (rapporto con le figlie) e social media: la preoccupazione per la tecnologia
-curiosità sul set del film
-accento ispirato alla principessa Margareth
- marito in lacrime alla proiezione
-perché c’è bisogno di Mary Poppins adesso (ambientazione anni ’30, affinità con la fragilità del nostro tempo)
- carriera cinematografica

DISPONIBILE INTERVISTA

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