(KIKA) - LOS ANGELES - Niente da fare, Kobe Bryant non è riuscito ad entrare a far parte dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences. L'ex stella NBA - che ha giocato per 20 anni con la casacca dei Los Angeles Lakers - si è visto infatti rifiutare l'ingresso nella prestigiosa organizzazione che assegna i premi Oscar e che a oggi è composta da circa ottomila persone.

Non è bastato a Bryant vincere l'Academy Award lo scorso marzo, quando al Dolby Theatre era stato premiato con la statuetta più ambita per la realizzazione - in coppia con Glen Keane - di Dear Basketball, risultato Miglior cortometraggio d'animazione. Il rifiuto sarebbe dovuto alla troppa poca esperienza dell'ex cestista nel mondo della settima arte ma c'è chi ipotizza una ragione diversa.  Ai tempi della notizia della sua candidatura all'Oscar, lo scorso inverno, 17mila persone avevano firmato una petizione per eliminare il nome del cestista dall'elenco dei candidati. Bryant infatti, nel 2003, era stato accusato di stupro da una donna che aveva ritirato le accuse prima che la vicenda finisse in tribunale. Poco dopo c'era stato fra i due un accordo extragiudiziale. Nei giorni caldi dei movimenti #MeToo e Time's Up la vicenda era tornata alla luce e aveva posto un'ombra sulla nomination di Bryant. Poi però il cestista aveva vinto e il tutto era stato ridimensionato. Ora arriva il no dell'Academy alla sua iscrizione nel prestigioso gruppo, un no che potrebbe essere legato a quella controversia, anche se sull'argomento non è stato diramato nessun commento ufficiale.

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