(KIKA) - HOLLYWOOD - Il documentario Leaving Neverland irrompe su HBO e l’immagine di Michael Jackson ne esce sempre più infangata.

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Un lungo film testimonianza, diretto da Dan Reed, che ruota intorno alle scioccanti testimonianze di due presunte vittime del Re del pop: Wade Robson e James Safechuck, che all’età di undici e sette anni hanno vissuto a lungo all’interno delle mura di Neverland, la fiabesca dimora del cantante.

ECCO COSA VEDRETE NEL DOCUMENTARIO

Ancora una volta, Jackson e Neverland si trasformano rispettivamente da angioletto e magione dei sogni a orco cattivo e casa delle torture: secondo le persone chiamate in causa da Reed all’interno dell’abitazione dell’artista infatti accadeva tutto il contrario di quello che si voleva far credere.

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Immediata la presa di posizione della fondazione intitolata a Jacko, che ha chiesto a HBO un risarcimento di cento milioni di dollari, ma non è l’unico effetto generato dalla messa in onda del controverso documentario. Ecco alcuni fatti e retroscena rivelati al suo interno.

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