(KIKA) - VIENNA - Il mondo dello sport e non solo dell'automobilismo è in lutto: è scomparso a 70 anni Niki Lauda, campione di Formula Uno. L'annuncio è arrivato direttamente dalla famiglia: "Con profonda tristezza, annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con la sua famiglia lunedì scorso".
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Tre volte campione del mondo, nel 1975 e nel 1977 con la Ferrari, nel 1984 con la McLaren, era detto "il computer" per la straodinaria capacità di individuare con precisione anche i più piccoli problemi di un auto in corsa.
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Nato a Vienna nel 1949 da una ricca famiglia di banchieri, si appassionò fin da gioane all'automobilismo contro il volere della famiglia e dopo aver lasciato gli studi universitari, grazie a un prestito, comprò la sua prima vettura per prendere parte a competizioni automobilistiche, partecipando al campionato di Formula Vee e successivamente alla Formula Tre e quindi alla Formula Due, con la scuderia March, con la quale debuttò anche in Formula Uno, nel 1971, nel Gran Premio d'Austria.
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Nel 1974 entrò nella scuderia Ferrari al fianco di Clay Regazzoni, che aveva conosciuto alla BRM. Con il team di Maranello vince due campionati mondiali, nel 1975 e nel 1977, e rimane vittima del più grave incidente della sua carriera il 1o agosto 1976 al Gran Premio di Germania, sul circuito di Nurburgring, quando la sua auto prese fuoco dopo un violento urto contro una roccia e il pilota venne estratto dall'auto in fiamme, riportando gravissime ustioni su tutto il corpo.
Lauda riuscì comunque a tornare in pista dopo soli 42 giorni e per pochi punti perse il titolo che andò al pilota inglese James Hunt, suo rivale sin dai tempi della Formula Tre: al loro complesso rapporto Ron Howard dedicò ne 2013 il film Race, con Daniel Bruhl lnella parte di Lauda e Chris Hemsworth in quella di Hunt.
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Niki Lauda si ritirò una prima volta nel 1979 per dedicarsi alla compagnia aerea da lui stesso fondata, la Lauda Air, ma nel 1981 tornò in pista con la scuderia McLaren, vincendo il titolo nel 1984 e ritirandosi poi in maniera definitiva nel 1985. Da allora ha svolto l'attività di commentatore sportivo e consulente di vari team di Formula Uno, tra cui Ferrari e Jaguar. Nel 2012 è diventato presidente onorario non esecutivo della scuderia Mercedes e ha fortemente voluto in squadra Lewis Hamilton.
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