(KIKA) - LONDRA - Lucy Shepherd, 29, dell'Henham, nel Suffolk, ha camminato per 50 giorni in zone sconosciute della Foresta Amazzonica. Un'area vastissima e mai percorsa da nessun altro. La giovane esploratrice ha quindi conquistato un sentiero mai battuto prima, lungo oltre 400 chilometri. Tutti percorsi a piedi, facendosi strada tra le insidie nascoste della natura ancora incontaminata, uno dei pochi luoghi dove l'uomo non è ancora arrivato.
Nella giungla ha affrontato giaguari, sciami di vespe e serpenti velenosi attraverso i monti Kanuku in Guyana, è scivolata nelle rapide di un fiume e per 17 giorni ha camminato senza vedere la luce del sole a causa della densità della vegetazione sopra di lei. Ha camminato da est a ovest e ha raggiunto il confine brasiliano accompagnata da quattro indigeni della tribù Amerinda.
"Il mio fidanzato - un fotografo, ndr - voleva accompagnarmi. Ma io ho preferito fare questo percorso da sola, con gli indigeni e senza nessun altro".
La strada tra Brasile e Suriname è uno degli ultimi luoghi rimasti ancora inesplorati e selvaggi della Terra. O meglio lo era, fino all'arrivo della tenace Lucy.