(KIKA) - Si sa che i canoni della moda sono variabili e spesso anche soggettivi: c'è chi osa trasparenze ardite al limite della nudità e chi invece si sente a suo agio solo se indossa outfit così estrosi che più estrosi non si può.
Non è sempre una questione di pruderie o di conservatorismo, ma piuttosto di inadeguatezza al contesto cui si prende parte. L'ultimo esempio? Mariah Carey, che dopo essersi presentata in slip, reggicalze e calze a rete al 10ak Nightclub di Las Vegas, ha osato una tenuta da Catwoman al ricevimento in onore di Ban Ki-Moon. Non proprio una scelta felice.
Ma non è solo questione di sensualità troppo esplicitata: al MetGala 2015, in un contesto che già permette di far sfoggio della propria eccentricità, Rihanna si è presentata con un abito il cui lunghissimo mantello somigliava a una frittata, scatenando le prese in giro del web.
Se è vero che bisogna sempre cercare di fare scelte personali distinguendosi dagli altri, è anche bene ricordare che il troppo, in genere, stroppia e che sbagliare il dress code è un errore da non commettere. Quanti passi falsi possono farci inciampare sul red carpet...