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- lunedì, 23 Gennaio 2023
Magalli non le manda a dire:"Alla Rai converrebbe farmi tornare”
"Chi si è preso miei programmi aspettava che non mi rimettessi in piedi".
Giancarlo Magalli - 23-01-2023 - Magalli non le manda a dire:

(KIKA) - MILANO - Giancarlo Magalli ha affidato a Verissimo le confessioni sulla sua malattia. L'amato conduttore dei Fatti Vostri ha infatti raccontato a Silvia Toffanin di essere stato costretto a stare lontano dalla tv per motivi di salute molto gravi che lo hanno portato a perdere 24 chili. 

"Questa è la prima volta che mi si vede in televisione dopo questi mesi difficili - ha detto alla conduttrice - I dottori hanno detto alle mie figlie che se non mi fossi curato avrei avuto solo due mesi di vita".

Tutto è cominciato un anno fa, quando ha iniziato ad avvertire dolori alla milza, peggiorato in seguito a un'infezione che lo ha portato ad avere 40 di febbre. In ospedale, gli hanno somministrato dei farmaci molto forti che, ha detto ,gli hanno provocato allucinazioni.

"Mi hanno curato con farmaci allucinogeni, non so cosa fossero, avevo delle visioni e facevo cose che non dovevo fare. Tipo una volta mi sono strappato i cateteri che avevo addosso, una cosa molto pericolosa".

In seguito all'episodio, la sua famiglia ha fatto di tutto per stargli accanto 24 ore su 24. "Dopo l'infezione, hanno scoperto che avevo un linfoma vicino alla milza", ha spiegato. 

"Dopo la terapia e le chemioterapia ora sto bene. Ma ho fatto anche fisioterapia e ora ogni tanto mi faccio dei controlli. Fortunatamente ora sono qui a raccontarlo", ha concluso. 

Ma siccome Magalli non è mai stato uno che le manda a dire, si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa. “I colleghi? Non è che si sono affollati, chi si è preso miei programmi aspettava che non mi rimettessi in piedi. Gli amici mi sono stati vicini, altri meno amici non si sono fatti vivi, ma di quelli chi se ne frega”, ha detto parlato del suo ambiente lavorativo. 

“Pago il canone nella bolletta come tutti noi e aspetto che si facciano vivi. La Rai è la Rai. Insomma, ci lavoro da più di cinquant’anni. La conosco bene, so bene quali sono i limiti della Rai. Quando, tempo fa, dissi che la riconoscenza non era proprio il forte della Rai ero un po’ arrabbiato, però è anche abbastanza vero. Il fatto è che la Rai non è una persona, non è un capo con cui hai un rapporto buono o cattivo. La Rai cambia continuamente. Ti trovi a parlare con persone diverse, ci sono quelle che ti stimano e quelle che non ti stimano, quelle che non vedono l’ora di vederti lavorare e quelli che non vedono l’ora di veder lavorare un altro. Questo lo devi tenere presente come devi tenere presente che è l’azienda in cui ho passato tutta la mia vita”.

Magalli ha infatti inviato un messaggio a Stefano Coletta, direttore prime time Rai, per poter tornare in onda visto che “tutti i programmi che ho lasciato con la malattia li hanno dati a qualcun altro e sono andati così così, quindi forse gli converrebbe farmi tornare”, ha concluso punzecchiando i colleghi che l'hanno sostituito, Salvo Sottile e Anna Falchi... Sarà l'inizio di una nuova querelle? 

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