(KIKA) - MILANO - "X-Factor rema contro la musica". A sostenerlo è stato uno che il talent show di Sky l'ha vissuto da dentro per due stagioni, vale a dire Manuel Agnelli.
Il front-man degli Afterhours si è raccontato a 360 gradi sul Corriere della Sera, cogliendo l'occasione per presentare il suo nuovo programma Ossigeno, in seconda serata su Rai Tre.
GUARDA ANCHE: Levante tornerà a X-Factor? La risposta arriva da lei
"Mi sono reso conto che la televisione remava contro un vero impianto musicale: l'anno scorso ho avuto molte difficoltà a rapportarmi con gli autori e con i meccanismi del talent rispetto a quello che io ritenevo di essere lì a fare. Avevo tre talenti musicali notevoli ma poi il discorso sulla musica è stato sminuito totalmente. È stato un grosso errore da parte di un programma che ha delle potenzialità enormi."
GUARDA ANCHE: Manuel Agnelli: ecco perche' lascio X-Factor
Agnelli ha poi marcato la differenza tra il suo concetto di programma televisivo e i reality come X-Factor.
"I talent in qualche modo in questo periodo hanno dato l'impressione di riempire lo spazio dei programmi musicali. L'hanno fatto naturalmente solo in parte e in maniera non sufficiente. Il programma che voglio fare io, che ho fatto l'anno scorso, è un programma che naturalmente parla di musica ma non solo. È una discussione anche molto aperta sull'oggi, sulla contemporaneità, sulla società, su quello che sta succedendo alla gente."
Alla domanda relativa a quali siano stati i giudici preferiti, Agnelli non ha avuto dubbi: "Asia Argento sicuramente. Se fosse rimasta in trasmissione il finale sarebbe stato molto più interessante, dal punto di vista televisivo e musicale. Poi Alvaro Soler, lo ricordo con molta allegria. Invece con Fedez mi sono trovato bene solo a tratti, siamo due persone troppo diverse, non abbiamo chiuso bene. Almeno, da parte mia io non mi sono trovato bene con lui".