(KIKA) - MILANO - Marco Carta si è difeso in Tv, affidando la sua versione dei fatti a Live - Non è la D'Urso, programma serale in onda su Canale 5. Il cantante, fra le lacrime, ha ripercorso quello che è accaduto alla Rinascente di Milano, quando è stato arrestato per furto aggravato insieme a una sua amica.
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Come si sa, l'ex vincitore di Amici è stato preso dalla polizia locale con l'accusa di aver rubato sei magliette per un valore di 1200 euto durante il Black Friday. Dopo le formalità di rito, i due sono stati processati per direttissima e il giudice ha deciso di non convalidare l'arresto. Carta dovrà comunque affrontare il processo il 20 settembre, con l'accusa di furto aggravato: "Ero con una persona che è stata fermata, un'amica che conosco da tempo - ha raccontato il cantante alla padrona di casa Barbara D'Urso - Io avevo una busta con delle cose pagare, con regolare scontrino. All'uscita gli addetti alla sicurezza ci hanno fermato ed abbiamo dovuto seguirli. Poi ho visto che toglievano delle magliette dalla borsa della mia amica: ero sconcertato, allibito, per me non era possibile. Alla fine ci hanno separato, siamo saliti su due macchine della polizia e ci hanno portato in cella".
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Durante l'intervista, Carta ha affermato più volte di non essere stato lui a rubare le maglie alla Rinascente e di essere totalmente estraneo ai fatti e ha rivelato che le sue parole saranno confermate anche dai filmati delle telecamere di videosorveglianza. Contro il cantante c'è la testimonianza di un addetto alla sicurezza che ha dichiatato di averlo visto mentre entrava in un camerino con le t-shirt, uscendo poi a mani vuote: "Ho passato dei momenti brutti, mi ripetetevo che ero una brava persona, l'opposto che un ladro, che è la cosa più brutta di questo mondo - ha detto Carta - Sono molto scosso, ed è difficile quando sei in un manicomio dimostrare che non sei pazzo".
