(KIKA) - WASHINGTON - "Ho sbagliato e chiedo scusa", così Mark Zuckerberg ha aperto il suo intervento al Senato degli Stati Uniti d'America, nell’audizione seguita in diretta tv praticamente da tutto il mondo.

Completo blu, camicia bianca e cravatta azzurra, il fondatore, presidente e amministratore delegato di Facebook, si è presentato visibilmente contratto.

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I senatori lo hanno accolto in maniera ruvida, come il repubblicano John Thune: "Lei impersona il sogno americano, ma siamo preoccupati che questo sogno diventi un incubo per la privacy", mentre il democratico Bill Nelson è andato dritto al punto: "Ci aspettiamo che si rimedi a questa situazione, se non agisce Facebook, lo dovrà fare il Congresso".

"Diventeremo poliziotti del sistema che ci ruota intorno", ha spiegato il CEO di Facebook, "Stiamo verificando la natura di migliaia di account".