(KIKA) - LOS ANGELES - Meryl Streep non ci sta e rimanda al mittente le accuse mossele da Rose McGowan, che l'aveva attaccata via Twitter dopo la proposta dell'attrice premio Oscar di mettere in atto una protesta silenziosa contro lo scandalo molestie sessuali ai prossimi Golden Globe, invitando tutte le donne a vestirsi di nero.
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"Il tuo silenzio è un problema", aveva scritto la McGowan, alludendo al fatto di come, secondo lei, la Streep - che grazie a un film prodotto da Weinstein (The Iron Lady) ha vinto l'Academy Award nel 2012 - fosse stata zitta nonostante sapesse delle molestie perpetrate dall'ex produttore.
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"Non approvo tacitamente lo stupro - ha scritto Meryl Streep in un comunicato diffuso qualche ora fa - Non mi piace il fatto che giovani donne vengano molestate, non sapevo che stesse accadendo, non so dove Weinstein viva, non è mai stato a casa mia e non sono mai stata invitata nella sua camera d'albergo". E ancora: "Non tutti gli attori, le attrici e i registi che hanno realizzato film distribuiti da lui sapevano che abusava delle donne, o che violentava Rose negli anni '90 o altre donne prima e dopo, fino a che queste non hanno parlato. Aveva bisogno di me più di quanto io servissi a lui e si è assicurato che io non venissi a sapere nulla".
Poco fa la McGowan, che nel frattempo aveva cancellato il cinguettìo di accusa nei confronti di Meryl Streep, con un altro tweet ha chiesto ufficialmente scusa per quello che aveva scritto.
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