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Lucca - lunedì, 3 Luglio 2017
"Mio figlio è come Charlie. Ma vive ed è felice"
Emanuele vive a Massarosa. Ed è un simbolo della forza della vita.
Emanuele Campostrini - Lucca - 28-05-2011 -

(KIKA) - LUCCA - ESCLUSIVO - Emanuele Campostrini ha 10 anni ed è nato con la sindrome di deplezione del dna mitocondriale, una grave malattia genetica considerata incompatibile con la vita. Gioca a scacchi e comunica con mamma Chiara e papà Massimo grazie a un Etan e a un puntatore ottico.

Dall'altra parte del mare c'è Charlie Gard, un bimbo britannico di 10 mesi con la sua stessa malattia, tenuto in vita artificialmente. Su decisione della Corte di Strasburgo, a breve potrebbero essergli staccate le macchine e i suoi genitori Chris e Connie si stanno battendo affinché ciò non accada.

Emanuele Campostrini, Mele per i suoi cari, vive in provincia di Lucca e per la famiglia Gard è diventato il simbolo della speranza e della vittoria sulla morte. Chiara e Massimo in questo momento sono vicini alla famiglia inglese che non vuole arrendersi di fronte al verdetto della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

"La differenza fra Mele e Charlie è solo nel tipo di gene malato, che causa però la stessa malattia, e nelle leggi dello Stato in cui vivono. La legge sul fine vita che vige in Inghilterra è stata riconosciuta suprema, dai giudici europei, rispetto al diritto alla vita di Charlie - spiega Chiara - In Italia, invece, la legge vieta l’interruzione delle cure nei bambini senza il permesso dei genitori. Questo diritto diventerebbe, anche da noi, molto più incerto se passasse la legge sulle DAT in discussione al Senato. Penso che dobbiamo combattere perché quella legge non passi, per non metterci tutti nei guai».

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