Cronaca estera
New York - mercoledì, 28 Dicembre 2011
Mona Eltahawy: la giornalista picchiata e violentata dai paramilitari egiziani si vendica su Twitter
Mona Eltahawy - New York - 28-12-2011 - Mona Eltahawy: la giornalista picchiata e violentata dai paramilitari egiziani si vendica su Twitter
(KIKA) - NEW YORK - Mona Eltahawy è una giornalista egiziana, corrispondente dal Cairo per il Guardian e il Toronto Star. La cronista è stata arrestata mentre stava raccontando e commentando i disordini degli ultimi giorni in piazza Tahrir. Il fermo potrebbe essere arrivato a seguito delle notizie riportate dalla Eltahawy attraverso il suo account di Twitter, molto dure le accuse nei confronti della giunta militare che governa il paese e delle forze di sicurezza. Mona Eltahawy è stata detenuta per diverse ore dalle forze di sicurezza egiziane e in seguito al suo rilascio ha scritto sulle colonne del suo social network di essere stata arrestata da funzionari del ministero dell'Interno e da membri dei servizi segreti, e di essere stata picchiata e violentata da membri di una formazione paramilitare. Attraverso una serie di tweet ha descritto con parole molto crude il suo arresto e la sua detenzione, dicendo di aver subito anche pesanti molestie sessuali e di essere rimasta bendata per ore. Tra i responsabili delle violenze, Eltahawy ha nominato le Forze Centrali di Sicurezza, CSF, Central Security Forces, una formazione paramilitare che ha decine di migliaia di membri. Uno dei suoi tweet più recenti, dopo l'arresto, dice in inglese: “Pensavo tutto il tempo all'articolo che avrei scritto: dovete solo aspettare, stronzi”. Mona Eltahawy ha 44 anni ed è nata a Port Said, in Egitto. Ha vissuto nel Regno Unito, in Arabia Saudita e in Israele, prima di stabilirsi negli Stati Uniti nel 2000. Negli anni Novanta è stata corrispondente per l'agenzia di stampa Reuters dal Cairo e da Gerusalemme. Nella sua attività di giornalista ha scritto editoriali e analisi sulla condizione femminile nei paesi arabi e sulla situazione politica e sociale in Egitto.
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