(KIKA) - ALBINO (BG)/MONTICHIARI (BS) - ESCLUSIVO - Terra dei Fuochi: espressione che un tempo poteva essere evocativa di terre lontane ed esotiche, che nel tempo è passata a identificare un sottosuolo di inquinamento, discariche abusive, malattie mortali, che abbiamo localizzato in Campania. Ma anche nel profondo Nord esiste una Terra dei Fuochi, anzi, ne esistono ben due.
A Montichiari, vicino Brescia, la Terra dei Fuochi è 5 volte quella campana: la provincia di Brescia smaltisce 57 milioni di metri cubi di rifiuti tossici, quella di Caserta, 10 milioni: cave piene di amianto, pcb, metalli ferrosi. Dodici discariche, nove milioni di metri cubi di rifiuti. Tumori aumentati in modo vertiginoso, soprattutto tra i bambini, negli ultimi 10 anni. Un territorio costellato di cave, colline di scorie, cumuli di scarti industriali, laghetti artificiali e accanto, frutta e verdura coltivata e pronta per essere raccolta e venduta.
Non sta meglio Albino, vicino Bergamo: concentrazioni allarmanti di zinco, cadmio, piombo, arsenico, mercurio a 20 metri di profondità in un’area dedicata al tempo libero, lungo la ciclopedonale che costeggia il fiume Serio e accanto a un galoppatoio dove i cavalli rigorosamente "in libertà" brucano erba non proprio salutare. Un concentrazione allarmante di veleni nel sottosuolo, mentre in superficie la gente crede di respirare la famosa "aria buona" e organizza picnic e gite fuori porta.