(KIKA) - ROMA - È morto a Roma all'età di 47 anni Mattia Torre, autore, regista e sceneggiatore tra i più prolifici e brillanti del piccolo schermo. Tra i programmi "firmati", o meglio creati da lui, ci sono la serie TV cult Boris, poi diventata un film, e La Linea Verticale, con Valerio Mastrandrea e Greta Scarano, andata in onda nel gennaio 2018 su Rai Tre.
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Torre aveva esordito nel teatro romano, dove aveva conosciuto Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, con i quali aveva scritto il film Piovono Mucche. Sempre con loro, nel 2007, aveva creato la serie tv, poi diventata cult, Boris, che raccontava le vicende del gruppo di lavoro dietro alla soap opera Gli occhi del cuore: il regista René Ferretti (Francesco Pannofino), l'attrice "cagna" Carolina Crescentini, il borioso protagonista della soap, Stannis, interpretato da Pietro Sermonti, entrarono in tutte le case, insieme allo stagita sfruttato Alessandro Tiberi e alla segretaria di produzione Caterina Guzzanti.
Più recentemente aveva sceneggiato la serie TV La Linea Verticale, che mescolava in maniera attenta e sorprendente i canoni del medical, del dramma e della commedia, in cui il protagonista raccontava l'evoluzione e la cura del tumore che lo aveva colpito.
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“Mi piaceva raccontare un’eccellenza del pubblico, perché è la realtà che ho avuto la fortuna d’incontrare io quando mi sono ricoverato,” spiegò Mattia Torre durante la conferenza stampa di presentazione. “Quando sei ricoverato, quando vedi come funziona un ospedale dall’interno, ti accorgi che quel micro-universo è molto diverso da quello che si immagina dall'esterno".
Commosso il ricordo e il saluto di Corrado Guzzanti su Facebook: "Mattia Torre, amico carissimo e brillante, scrittore sopraffino, 47 anni, venti romanzi ancora da scrivere, cento sceneggiature. Una curiosità, un coraggio e un senso dell’umorismo rari in questo mondo, rarissimi in Italia. Uno che se adesso gli dicessi “che la terra ti sia lieve” ti scoppierebbe a ridere in faccia, ci scriverebbe sopra un monologo. Mi mancherai tanto. Ci eri indispensabile."