(KIKA) - ROMA - Paolo Calissano non si è suicidato. Lo ha detto a gran voce la ex fidanzata Fabiola Palese che in un'intervista al Messaggero fa chiarezza sulle ultime ore dell'attore. E soprattutto sul momento difficile che stava attraversando. 

 "Paolo era depresso, non usciva quasi più ma non si è suicidato perché non era da lui", ha spiegato la donna che ha smentito la notizia che fosse morto in casa da due giorni. 

LEGGI ANCHE: Paolo Calissano:"Solo chi sbaglia può risorgere"

È stata lei a trovare l'ex fidanzato senza vita nella sua casa il 30 dicembre dopo aver chattato la sera prima, quando l'ultimo accesso di Whatsapp era alle 20.18. In casa, come rivelato da diversi organi di stampa, c'erano diverse scatole di psicofarmaci che Calissano stava prendendo in questo periodo contro la depressione. L'attore è stato trovato steso sul letto con il cellulare sul divano e stando alla testimonianza della donna la porta era chiusa ma non a chiave. 

"In quella casa entravamo solo io e il domestico - ha detto Fabiola nell'escludere l'ipotesi che ci fosse qualcun altro con lui - ma lo verificheranno le indagini. Lui ormai non usciva quasi più, si era lasciato andare e forse era tornato a prendersi le benzodiazepine in dosi massicce per dormire". 

Sull'accaduto la Procura ha aperto un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato. 

"Ne ha vissute tante e si è sempre rialzato. In queste ultime settimane era andato molto giù e le feste di Natale lo angosciavano amplificando la sua solitudine. Io penso che abbia fatto qualche pasticcio con i medicinali, un bombardamento di psicofarmaci, ma non per togliersi la vita", assicura Palese.

Ad abbattere le speranze, questa volta, secondo la ex è stato il mondo dello spettacolo, che "gli aveva voltato le spalle". Paolo, ha spiegato la donna, "aspettava un'altra chance, un'occasione di riscatto che nessuno gli ha concesso". Calissano voleva fare lo sceneggiatore, "ma gli hanno chiuso tutte le porte in faccia".