(KIKA) - LOS ANGELES - "Pensavo di non essere intelligente". Lo ha detto Jennifer Aniston - tra le grandi escluse dagli Oscar - che in un'intervista rilasciata al magazine statunitense Hollywood Reporter ha confessato come, intorno ai 20 anni, abbia scoperto di essere affetta dal disturbo della dislessia, una spiegazione alle gravi difficoltà di apprendimento avute nel corso della sua infanzia.

Jennifer è solo l'ultima di una lunga serie di dislessici famosi, dato che l'ex protagonista di Friends è in ottima compagnia: geni del calibro di Pablo Picasso, Andy Warhol, Albert Einstein o Walt Disney, attori come Keira Knightley, Whoopi Goldberg, Steve McQueen, Dustin Hoffman, Marlon Brando, Harrison Ford, Tom Cruise, Sylvester Stallone e Orlando Bloom,  e anche sportivi come l'ex star Nba Magic Johnson e un gigante del pugilato come Muhammad Alì,  sono fra questi. "La dislessia non è mancanza di intelligenza, ma mancanza di accesso", aveva detto proprio Orlando Bloom a proposito del disturbo.

Henry Winkler, il mitico Fonzie di Happy Days, ha scritto addirittura un libro, dal titolo Hank Zipzer: The Mostly True Confession of the World's Best Underachiever: "L'ho fatto per aiutare i genitori a studiare le eventuali carenze dei figli, dovute in molti casi alla dislessia. Io, il divertente Fonzie, sono stato tristissimo e solo con me stesso per anni a causa della dislessia: nessuno era in grado di capire le mie difficoltà di lettura, le mie "assenze" e dissociazioni tra sguardo e parola dovute all'insidioso problema dentro di me".