(KIKA) - ROMA - Sono passati quarant'anni da quel 16 marzo 1978 in cui le Brigate Rosse sequestrarono Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, in via Fani a Roma, trucidando gli agenti della sua scorta: un eccidio che rimase nella memoria collettiva degli italiani come "la strage di Via Fan".   Il cadavere di Moro venne rinvenuto, dopo una telefonata anonima, il 9 maggio in Via Caetani, in una Renault 4 rossa.

Cinquantacinque giorni che tennero l'Italia con il fiato sospeso e che la Rai ha inteso ricordare nel film documentario Il Condannato - Cronaca di un sequestro, scritto da Ezio Mauro e diretto da Simona Ercolani e Cristian Di Mattia, in prima visione assoluta su Rai 3 alle 21.15 del 16 marzo, anniversario del rapimento.

A condurci in questo film-documentario è la cronaca puntuale di Ezio Mauro, che comincia dal giorno precedente a quel fatidico 16 marzo 1978, con i brigatisti che preparano il sequestro e Moro che invece si prepara alla cruciale giornata politica che lo aspetta l’indomani in Parlamento: il suo progetto politico sta per compiersi con la fiducia al governo di solidarietà nazionale presieduto da Giulio Andreotti. Dopo ci sarà solo il buio della “prigione del popolo”. 55 giorni attraversati dalla schizofrenia di un paese posto di fronte alla decisione più difficile di sempre: trattare o non trattare con i terroristi. 

Il racconto di Ezio Mauro sarà impreziosito da materiali di repertorio unici. Le lettere autentiche scritte dal Presidente, i comunicati originali delle BR, le armi usate dai brigatisti per eseguire la sentenza e le automobili diventate simbolo della vicenda: la Fiat 130 in cui viaggiava Moro il giorno del sequestro, l’Alfetta della scorta crivellata dai colpi e la Renault 4 rossa.

All'anteprima del film si sono incontrati TV e politica: Ezio Mauro, Simona Ercolani, Myrta Merlino, Marco Tardelli, Maurizio Gasparri, il ministro uscente dell'istruzione Valeria Fedeli, il premier uscente Paolo Gentiloni, Michele Santoro, Adriano Galliani.

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