(KIKA) -  SANREMO - La 71esima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo volge al termine e per i protagonisti della kermesse è tempo di bilanci: Amadeus e Achille Lauro affrontano la sala stampa, in un clima di ultimo giorno di scuola.

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Una conferenza che ufficializza il disimpegno da direttore artistico di Amadeus: “L’Amadeus ter non ci sarà. Io e Fiorello eravamo già d’accordo. Due Sanremo così importanti bastano. Sanremo mi ha regalato due anni che non dimenticherò mai, ma non vedo l’ora di tornare ai miei giochi ai miei quiz, alla mia normalità”.  L’interesse si sposta subito sul possibile successore, che secondo la sala stampa potrebbe essere proprio Achille Lauro: “Non penso di essere in grado, Amadeus e Fiorello hanno regalato un grande spettacolo. Lasciamo la conduzione ai professionisti”.

Il 30enne artista romano poi spiega poi l’idea che lo ha portato a realizzare i quadri: “Che cos’è in fondo la musica, è un passatempo? Passando per questi mondi, i quadri, ho voluto incarnare un concetto molto forte. Non ho la presunzione di cambiare quello che le persone pensano, ma vorrei fare qualcosa di più di fare la mia promozione e tornare a casa. A modo mio ho cercato di andare più a fondo nella musica”

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Amadeus poi risponde ad alcune domande circa l’utilizzo dell’autotunes durante una kermesse che dovrebbe privilegiare la voce: “L’autotunes è uno strumento a disposizione degli artisti come qualsiasi altro effetto”, un concetto ribadito anche da Achille Lauro: “È un effetto come il distorsore della chitarra e non è nemmeno una novità nel mondo della musica, i Daft Punk lo utilizzano da decenni”. A mettere il punto sulla polemica ci pensano le alte sfere della rassegna, ricordando che nel regolamento: “È consentito l’autotunes come effetto sonoro e non come correttore dell’estensione vocale”.