(KIKA) - SANREMO - Toccante e profondo, il monologo di Paola Egonu durante la terza serata del Festival di Sanremo. Anticipato da una conferenza stampa polemica, "L'Italia è un Paese razzista", aveva dichiarato la pallavolista, il monologo al Teatro Ariston ha avuto toni ben diversi.
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"Da bambina ero fissata con i perché. Perché sono alta? Perché mi chiedono se sono italiana? Col tempo ho capito che la mia diversità è la mia unicità, io sono io. Sono quella che quando mi fanno la domanda sul razzismo, mi viene da rispondere: prendete bicchieri di vari colori e metteteci dentro l'acqua, vedrete che le persone sceglieranno soprattutto quello trasparente, ma se bevete da tutti, vedrete che sono tutti uguali, oltre l'apparenza".
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Poi l'atleta ha ribadito il suo orgoglio nel vestire la maglia italiana e ha concluso citando Vasco Rossi, arrivato penultimo a Sanremo: "Un altro non perdente, che ci ha insegnato che dalle sconfitte più dure possono nascere i successi più grandi. Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso", mentre sulle sue parole, risuonavano le note di Vita Spericolata.
